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Le proprietà e le indicazioni erboristiche delle piante riportate su www.enciclopedino.it sono frutto di centinaia di ore di ricerche e pubblicate solo a titolo informativo e divulgativo. Non costituiscono nessun tipo di consulto, prescrizione o ricetta medica, perciò si raccomanda il buon senso; Consultare sempre esperti come, ad es., le Erboristerie e il proprio medico di fiducia, evitando il semplice, ma pericoloso, "fai da te", se non assolutamente certi e consapevoli. |
Stitichezza o Costipazione o Stipsi:
Si riferisce alla difficoltà di evacuare il contenuto intestinale per ritenzione prolungata dei residui della digestione.
Solo in pochi casi può essere dovuta a cause meccaniche che ostacolano la progressione delle masse fecali (esiti cicatriziali, emorroidi, ragadi). Nella maggioranza dei casi dipende da una vita sedentaria, da una dieta con troppa carne o a un difetto di tono e stato spastico delle pareti intestinali. Uno stato prolungato di stitichezza può provocare senso di malessere generale, mal di testa e inappetenza. Terapia Tradizionale: Nel trattamento della costipazione è consigliabile una vita attiva e una alimentazione ricca di vegetali. Buoni risultati si ottengono con somministrazioni regolari di olio di paraffina, miscela di tre oli (oliva, mandorle e ricino, in parti eguali) e di sali biliari. Nella costipazione a carattere spastico può essere utile, prima di coricarsi, una dose di magnesia secondo le esigenze individuali. I purganti dovranno essere assolutamente evitati, poiché portano un sollievo passeggero ma poi finiscono per accentuare la stipsi. Terapia Erboristica: In caso dì stitichezza di qualsiasi tipo, le cure con alcune erbe, danno ottimi risultati.
Decotto:
Somministrare una tazzina ogni sera dopo cena.
Decotto:
Somministrare una tazzina al mattino appena alzato e alla sera prima di coricarsi.
Infuso: Somministrare una tazzina al mattino appena alzato e alla sera prima di coricarsi. Terapia dietetica: Nella stitichezza, specie nelle forme dolorose, è raccomandabile l'uso di abbondanti quantità di liquidi fuori dai pasti, ridurre i cibi stimolanti, ricorrendo ad una dieta a base di farinacei, sostanze zuccherine, grassi vegetali, frutta cotta o frullata senza buccia e la meno ricca di cellulosa: mele, pere, uva. Vanno molto bene le prugne secche, bollite a fuoco lento per almeno un'ora e ingerite calde lontano dai pasti. La somministrazione al mattino di uno o due cucchiai di olio d'oliva o di miele disciolto in poca acqua tiepida può essere molto utile. Osservare, il più possibile, la perfetta regolarità degli orari, sia per i pasti, sia per il momento di svuotare l'intestino. |