Home             Torna Indietro

ipofisi
Ipofisi o ghiandola pituitaria:

Ghiandola endocrina situata nella cavità cranica in corrispondenza della faccia inferiore dell'encefalo, al quale è unita da un sottile peduncolo; essa è accolta in una concavità dell'osso sfenoide alla base del cranio, detta sella turcica. L'altro nome di ghiandola pituitaria le deriva dal termine latino pituita, cioè muco, per l'erronea convinzione degli antichi anatomici che essa trasferisse il muco dall'encefalo alla cavità nasale.
L'i. è costituita da due parti nettamente diverse, una anteriore detta i. ghiandolare o adenoipofisi, l'altra posteriore detta i. nervosa o neuroipofisi; queste due parti, che hanno anche funzioni diverse, si formano nell'embrione in modo distinto: l'adenoipofisi si sviluppa da una estroflessione della volta della cavità boccale primitiva, la neuroipofisi dal pavimento del diencefalo. In condizioni definitive di sviluppo l'i. ha le dimensioni di un grosso pisello, forma ovoidale, e pesa 500 mg ca.; essa è circondata da una sottile capsula di tessuto connettivo, ed è irrorata da vasi sanguigni provenienti dall'arteria carotide interna. Un sistema di vasi capillari venosi detto sistema portale ipofisario collega il peduncolo e la parte posteriore dell'i. con la parte anteriore.
L'adenoipofisi è composta da cellule che si dispongono a formare cordoni separati da ampi vasi sanguigni capillari; tali cellule si possono distinguere in diversi tipi a seconda della loro affinità per determinate sostanze coloranti impiegate nella tecnica istologica (cellule acidofile, basofile, cromofobe). Le cellule dell'adenoipofisi producono diversi ormoni che influenzano l'attività della corteccia surrenale, della tiroide, dei testicoli, dell'ovaio, delle ghiandole mammarie, e l'accrescimento generale dell'organismo. Gli ormoni secreti da questi organi a loro volta influenzano l'attività dell'i. con un meccanismo di controllo reciproco; alcune delle attività secretorie dell'adenoipofisi vengono poi stimolate anche da fattori prodotti nell'ipotalamo, i quali raggiungono l'adenoipofisi attraverso i vasi del sistema portale ipofisario.