Uccelli rapaci diurni, unica famiglia (circa 60 specie) nell'ordine dei Falconiformes
(Sharpe,
1874).
Si differenziano dagli Accipitridi (come, ad es. Aquile), che uccidono le loro prede con i loro artigli
robusti e affilati, posti nei piedi, mentre i falchi usano un dente sul lato del becco
(Becco di Falco),
adatto allo scopo.
Generalmente sono di piccole e medie dimensione, con qualche eccezione come il
Girfalco (Falco rusticolus).
Hanno una vista eccellente e presentano un piumaggio, solitamente, composto di marrone, bianco, castano, nero e grigio con poca differenza tra maschi
e femmine, anche se alcune specie presentano un certo
dimorfismo sessuale, dove
le femmine sono in genere molto più grandi dei maschi.
Sono distribuiti in tutto il mondo, assenti solo nella dense foresta dell'Africa centrale, in alcune isole
remote oceaniche e in Artide e Antartide con alcune specie completamente migratori.
Sono uccelli carnivori: si nutrono di
uccelli, piccoli mammiferi, rettili, insetti e carogne. Alcune specie sono specializzate, ad es. il
Herpetotheres cachinnans: Falco sghignazzante
che caccia i serpenti di cui si nutre.
I Falconidi, in genere, sono allevatori solitari. Non sono in grado di costruire ne di riparare un nido. Depongono 2 - 4 uova che, per lo più,
cova la femmina per 28 - 35 giorni secondo la specie, in vecchi nidi abbandonati o sulla roccia nuda. I piccoli lasciano il nido dopo 28 - 49 giorni.
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Classificazione Scientifica:
Sharpe, 1874
Vigors, 1824
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