Starna eurasiatica |
Perdix perdix |
Phasianidi |
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Perdix perdix: Starna eurasiatica: Uccello appartenente alla famiglia dei Phasianidae.
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Aves
Ordine: Galliformes
Famiglia: Phasianidae
Genere: Perdix
Specie: Perdix perdix Linnaeus, 1758
La starna è una specie politipica. La sua distribuzione è prevalentemente euroasiatica anche se nei primi del Novecento è stata introdotta in Canada e negli Stati Uniti settentrionali per scopi venatori. Nella zona eurasiatica si riconoscono tre specie del genere Perdix ognuna tipica di un distinto areale geografico: P.durice si trova nelle steppe mongole e in Russia; P.hodgsoniae è tipica di Nepal, Cina e India; e in Europa si trova la specie P.perdix.
Nel gruppo dei fasianidi la si può descrivere come di medie dimensioni. Il corpo ha una lunghezza tra 29 e 33 cm, lÆapertura alare è di circa 45-48cm. Il peso medio è di poco superioe a 400 gr, con lievi differenze tra maschi e femmine a seconda della fase del ciclo annuale. Il dimorfismo sessuale è relativo soprattutto ad alcune caratteristiche della livrea. Il maschio infatti ha una macchia bruno scura sul petto a forma di ferro di cavallo comune comunque anche al 50% delle femmine anche se in questÆultime la macchia è più chiara e solitamente incompleta. Per poter stabilire il sesso con sicurezza si devono osservare le la colorazione e la striatura delle penne scapolari, le femmine presentano una striatura a forma di croce lorenese. Oppure durante il periodo riproduttivo la striscia periorbitale arancione dei maschi. Il piumaggio è principalmente di color grigio azzurro e castano rossiccio, i giovani sono più chiari degli aduti. I pulcini hanno una colorazione fulva con punteggiature e strisce nere.
La starna è un uccello originario di steppe fredde, lÆItalia centrale e i balcani sono lÆ areale più meridionale in cui vive. Studi condotti su starne centroeuropee dimostrano infatti che una temperatura media superiore a 22 °C durante il periodo estivo fa aumentare la mortalità dei pulcini fino allÆ80%. In Italia la starna si trova in uno stato di decremento continuo perdurante da mezzo secolo. I motivi del declino della specie sono riscontrabili nellÆaumento di superficie agricola coltivata a monocoltura intensiva nelle zone di pianura, nellÆabbandono dei terreni agricoli collinari e montani. Le popolazioni di starna più cospicue si trovano nel nord e lungo lÆAppennino centro settentrionale. Un censimento di una ventina di anni fa ne stima una quantità tra 15000 e 16000 esemplari divisa in 14 sottopopolazioni. La maggior parte delle sottopopolazioni sono mantenute in equilibrio dai continui ripopolamenti per scopi cinofili.
La starna è un animale stanziale e gregario; le dimensioni del gruppo hanno andamento stagionale, in inverno infatti per razionalizzare lo sfruttamento delle scarse risorse alimentari si possono fondere più gruppi familiari per formare brigate composte da più di 30 individui. Il volo è radente, veloce, alternandosi rapidi battiti a brevi planate. Le ali durante il volo sono arcuate. Intorno al mese di febbraio comincia la fase pre-riproduttiva, con la formazione delle coppie e la disgregazione delle brigate invernali. In questo momento comincia unÆintensa attività di canto e si crea una forte territorialità. La voce è tipica: una nota bassa metallica, stridente e ritmica. Nel mese di aprile comincia lÆattività riproduttiva vera e propria, con la costruzione del nido, che solitamente è una depressione del terreno tappezzata di foglie. La deposizione avviene a intervalli regolari di uno-due giorni, e il totale di uova deposte varia da 4 a 30, con una media di circa 15 a stagione riproduttiva. Le uova sono covate principalmente dalla femmina e si schiudono in 23-25 giorni; le nascite sono concentrate in giugno, ma le schiuse possono andare avanti fino ad agosto. I pulcini sono nidifughi, e il gruppo familiare rimane omogeneo fino a 60 giorni dalla schiusa; dopo tende a includere adulti soli, o coppie che non si sono riprodotte. Per quanto riguarda lÆalimentazione, le starne si nutrono principalmente di semi e germogli, ma la componente animale (piccoli invertebrati) ha unÆimportanza notevole nelle prime tre settimane di vita dei pulcini e durante la fase riproduttiva. Le preferenze ambientali della starna riguardano solitamente spazi aperti in cui colture tradizionali di cereali e foraggiere siano intervallati da piccoli frutteti e vigneti; molto importante è che vicino alle aree di foraggiamento vi siano degli incolti erbosi o cespugliati, con siepi basse e piccoli boschi, che non superino un terzo della grandezza del territorio.
Si conoscono 7 sottospecie:
P.p.hispaniensis (Pirenei e porzione settentrionale della penisola iberica)
P.p.sphagnetorum (Olanda e Germania nord occidentale)
P.p.lucida (Finlandia ed Europa orientale)
P.p.armoricana (Bretagna, Normandia e Francia centrale)
P.p.canescens (Turchia, Caucaso, Iran e zona transcaucasica)
P.p.perdix (Scandinavia, isole britanniche ed Europa centrale fino ai balcani)
P.p.robusta (dal fiume Ural alla Siberia nord occidentale)
Alcuni autori riconoscono anche una sottospecie italica più piccola delle popolazioni centroeuropee. |
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