Penelope alibianche |
Penelope albipennis |
Cracidae |
|
|
Penelope albipennis: Penelope alibianche
Uccello della famiglia dei Cracidae.
Classificazione scientifica
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Aves
Ordine: Galliformes
Famiglia: Cracidae
Genere: Penelope
Specie: Penelope albipennis Taczanowski, 1878
Fu scoperta nel 1877 per opera del famoso naturalista Wladyslaw Taczanowski. Da quel momento, ci furono numerose spedizioni senza che vi furono nuovi avvistamenti e la specie fu dichiarata estinta dalla comunità scientifica. Sorprendentemente, fu riscoperta all'alba del 13 settembre del 1977, nella Quebrada San Isidro, ad Olmos, Lambayeque, da parte di Gustavo del Solar, che si dedicò a cercarla grazie alla persuasione dell' illustre ornitologa MarƯa Koepcke. In tale ricerca Del Solar non era solo, ma accompagnato dal prestigioso ornitologo John O Neill e un gruppo di campesinos della zona.
Il Congresso della Repubblica del Perù promulga la legge N. 28049 dove dichiara di interesse nazionale, la riproduzione e la conservazione del Guan alibianche e proibisce la caccia, la prelevazione dal suo habitat naturale, il trasporto commerciale.
Uccello snello, nero con nove piume bianche alle estremità delle ali, il becco azzurro-grigio con la punta nera. La faccia è nuda, grigiastra o rosa. Ha una coda lunga, zampe rosa, gola nuda ed arancione.
Raggiunge 70 - 80 cm di lunghezza e pesa in media 2 kg.
Vive fra 300-1300 m sul livello del mare. Ha una predilezione per le valli appartate con corsi d'acqua di piccole dimensioni senza presenza umana, anche se sembra in grado di tollerare alcune modifiche dell'habitat.
Si nutre di frutti, fiori, foglie, germogli e semi. Nel suo habitat esiste quasi sempre l'albero conosciuto come Pati o Pasay (Eriotheca ruizii), appartenenti alla famiglia delle Bombacaceae, che gli fornisce cibo e riparo.
Attualmente sopravvive solo nelle zone più remote della foresta e meglio conservato dai dipartimenti del Perù Lambayeque, Piura e Cajamarca.
Si sveglia con la luce del primo sole, annunciando il giorno con un grido forte e inconfondibile con cui delimita la sua proprietà.
Nidifica tra gennaio e agosto. Nidifica in cima agli alberi a 25 mt di altezza. Le nidiate sono composte da 2-3 uova.
Questo uccello è sull'orlo dell'estinzione, con una popolazione che si aggira intorno ai 150 - 250 esemplari, ed almeno un altro centinaio tenuti in cattività. Le cause del continuo declino della specie sono la deforestazione da parte dell'uomo, i vari predatori che vivono nella foresta, la caccia indiscriminata e il lentissimo tasso di riproduzione. |
|