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Marangone dal ciuffo Phalacrocorax aristotelis Phalacrocoracidae
Phalacrocorax aristotelis: Marangone dal ciuffo: Uccello marino della famiglia delle Phalacrocoracidae.

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Superclasse: Tetrapoda
Classe: Aves
Sottoclasse: Neornithes
Ordine: Pelecaniformes
Famiglia: Phalacrocoracidae
Genere: Phalacrocorax
Specie: Phalacrocorax aristotelis Linnaues, 1758

Phalacrocorax aristotelis raggiunge la lunghezza di circa 75 cm, ha il becco sottile ed allungato, il corpo si presenta di un colore nero lucido. I giovani hanno il piumaggio ventrale biancastro. Le zampe sono palmate grigio - nerastre. Il ciuffo da cui la specie prende il nome è presente solamente in inverno durante il corteggiamento.

Specie tipicamente marittima che nidifica su piccole isole lungo le coste in zone ripide e irraggiungibili. Si osserva spesso negli scogli dove sosta generalmente con le ali aperte. I luoghi di pesca sono quasi sempre in corrispondenza di golfi e baie riparati, anche se talvolta può spingersi al largo.

La deposizione delle uova può iniziare già a metà dicembre, sino a Maggio. Le uova, genetalmente 3, si schiudono dopo circa un mese, ed i giovani si involano dopo quasi 2 mesi di permanenza presso il nido. Trascorsa la stagione riproduttiva si riuniscono in gruppi composti da centinaia e talvolta migliaia di individui alla ricerca di nuovi siti di alimentazione più favorevoli.

Il Marangone dal ciuffo è una specie politipica presente nel Mediterraneo e nel Mar Nero con la sottospecie meridionale: Phalacrocorax aristotelis desmarestii. In Italia si riproducono circa 2.000 coppie in Sardegna e Lampedusa. NellÆArcipelago Toscano è concentrato a Capraia: 15 - 20 coppie dal 2005 e a Pianosa: 3 - 4 coppie nel 1998, 20 nel 2005), nelle altre isole e isolette non dovrebbero essere presenti più di 10 - 15 coppie. In Sicilia, sulla costa ionica, nella zona compresa tra capo Scaletta e capo Alì, i marangoni stazionano nel periodo che va dalla metà di dicembre fino alla prima settimana di gennaio

La sottospecie mediterranea è considerata a rischio; la principale minaccia è rappresentata dalle morti accidentali causate da reti da pesca, nasse e soprattutto ami dei palamiti. È sensibile alle trasformazioni ambientali delle coste allÆ inquinamento delle acque specie da metalli pesanti, alla drastica riduzione delle risorse alimentari. Il disturbo ai siti riproduttivi può localmente costituire un ulteriore fattore limitante.

Il Phalacrocorax aristotelis ha 3 sottospecie:

Phalacrocorax aristotelis aristotelis
Phalacrocorax aristotelis desmarestii
Phalacrocorax aristotelis riggenbachi

Phalacrocorax aristotelis è iscritta come a rischio minimo sulla Lista Rossa IUCN 2010 delle specie minacciate. Versione 2010.1
(BirdLife International 2004).