Albatro codacorta |
Phoebastria albatrus |
Diomedeidae |
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Phoebastria albatrus: Albatro codacorta o di Steller: Uccello di mare dell'Ordine delle Procellariiformes.
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Aves
Ordine: Procellariiformes
Famiglia: Diomedeidae
Genere: Phoebastria
Specie: Phoebastria albatrus Pallas, 1769
Sinonimi: Diomedea albatrus
Raro uccello marino del Pacifico settentrionale. Sebbene sia imparentato con gli altri albatri del Pacifico settentrionale, mostra anche caratteristiche comportamentali e morfologiche tipiche degli albatri dell'Oceano Australe.
Descritto per la prima volta dal naturalista tedesco Peter Simon Pallas sulla base di spoglie raccolte dall'intrepido Georg Wilhelm Steller.
Un tempo era comune, ma per il commercio delle piume, è arrivato all'estinzione; dopo un'accurata protezione il suo numero è aumentato.
Uccello di notevoli dimensioni, con un'apertura alare di 213 - 237 cm, una lunghezza di 84 - 94 cm e un peso di 4,3 kg, sebbene alcuni esemplari possano raggiungere anche gli 8,5 kg.
Si distingue dalle altre due specie di albatro con cui condivide l'areale, quello di Laysan e quello piedineri, per le maggiori dimensioni ed il becco rosa, con l'estremità bluastra, oltre che per alcuni dettagli del piumaggio. Contrariamente al nome, la coda non è più breve di quella delle specie suddette ed è inoltre più lunga di quella dell'altro membro del genere Phoebastria, l'albatro vermicolato. Il piumaggio degli adulti è tutto bianco, con le ali nere e la testa macchiata di giallo. I giovani sono completamente bruni.
L'albatro codacorta nidifica sull'isola giapponese di Izu Tori Shima. È diffuso in tutto il Pacifico settentrionale, soprattutto nel Mare di Bering, dove viene avvistata attualmente la maggior parte degli esemplari, ma si spinge anche ad est fino alla California. Torishima è sempre stato il luogo prediletto per la nidificazione, ma in passato quest'albatro nidificava anche sulle isole a nord di Taiwan, come le Isole Bonin. Andando più indietro nel tempo, i fossili appartenenti ad albatri del Pleistocene medio ritrovati alle Bermuda e nel North Carolina sono stati attribuiti a stretti parenti di questa specie.
L'albatro codacorta ha corso un gravissimo rischio di estinzione. Nella seconda metà del XIX secolo è stato cacciato su scala quasi industriale e ne vennero uccisi 10 milioni di esemplari. A partire dagli anni 30 l'unica popolazione rimasta era quella di Torishima, ma il Governo giapponese mise al bando la caccia solo nel 1933, tanto che l'albatro smise di riprodursi sull'isola. A questo punto la specie era sull'orlo dell'estinzione e con lo scoppio della seconda guerra mondiale ulteriori ricerche divennero impossibili. Nel 1949 un ricercatore americano giunto sull'isola lo dichiarò estinto, ma negli anni successivi ne venne avvistata in mare aperto una cinquantina di esemplari. Quando questi esemplari tornarono sull'isola vennero protetti con particolare attenzione e nel 1954 venne deposto il primo uovo. Dopo aver scoperto che altre specie di albatro si inducono a riprodursi se poste in gruppo, sull'isola venne posizionata una grande varietà di richiami. Da allora, grazie alle misure di protezione, il numero di questi uccelli è aumentato notevolmente, tanto che nel 2003 se ne contavano 1840 esemplari.
Phoebastria albatrus è classificato come Specie vulnerabile nella Lista Rossa IUCN 2010. Versione 2010.1. (BirdLife International, 2008). |
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