Tarsio delle filippine |
Tarsius syrichta |
Tarsiidae |
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Tarsius syrichta: Tarsio delle filippine
Primate aplorrino della famiglia dei Tarsidi.
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Mammalia
Superordine: Euarchontoglires
(clade): Euarchonta
Ordine: Primates
Sottordine: Haplorrhini
Infraordine: Tarsiiformes
Famiglia: Tarsiidae
Genere: Tarsius
Specie: Tarsius syrichta Linnaeus, 1758
Comprende tre sottospecie:
Tarsius syrichta syrichta, Tarsius syrichta carbonarius e Tarsius syrichta fraterculus
Questo animale abita la parte sudorientale dell'arcipelago delle Filippine, in particolare, le popolazioni più consistenti si trovano su Bohol, Samar, Leyte e Mindanao.
Popolazioni isolate si trovano anche su isole lontane come Maripipi, Siargao, Basilan e Dinagat.
Preferisce le zone di foresta pluviale secondaria.
Misura fino a 40 cm, di cui i due terzi spettano alla coda, per un peso che raggiunge i 150 g.
A seconda dell'isola in cui vivono, questi animali possono presentare tonalità del mantello vanno dal grigio-bruno al bruno-rossiccio.
La coda è glabra, con un ciuffo di peli scuri in punta: sulla faccia, è presente un anello di pelo più scuro attorno agli occhi.
La testa è dotata di enormi occhi color ambra, fissi nell'orbita: a questo svantaggio l'animale sopperisce con una grande mobilità del collo, che può essere ruotato fino a 180°.
Ancor più degli occhi per l'animale contano le orecchie, necessarie per individuare le prede anche nel buio più pesto.
La caratteristica conformazione della bocca dell'animale, atta a contenere i piccoli denti aguzzi, pare conferirgli un emblematico sorriso statico.
Le dita dei piedi, molto allungate come per tutti i Tarsius, sono dotate di cuscinetti plantari arrotondati e unghie triangolari per aggrapparsi ai rami.
L'indice ed il medio sono dotati di artigli che l'animale utilizza durante il grooming.
Specie arboricola, dalle abitudini notturne, durante il giorno dorme in posizione verticale in cavità degli alberi o nel folto della vegetazione.
Sono animali territoriali, ciascun esemplare si appropria di un territorio dell'estensione di 6 ettari per il maschio e 3 per la femmina.
Spesso i territori dei due sessi si sovrappongono ed ambedue seguono le stesse piste mentre cacciano durante la notte.
Per tenersi in contatto ed avvertire gli altri della loro presenza, i tarsi si servono di tutta una serie di vocalizzazioni.
Si nutrono di insetti; Dopo un incendio è facile vedere numerosi esemplari perchè fra le macerie di carbone trovano gli insetti.
La femmina, dopo una gestazione di circa 6 mesi, partorisce un solo piccolo già ricoperto di pelo e con gli occhi aperti.
Da subito il piccolo viene portato in giro dalla madre che lo tiene in bocca e lo lascia fra il fogliame mentre va a caccia di cibo, ma presto impara ad aggrapparsi alla sua pelliccia.
Appena nati i cuccioli di tarsio sembrano avere i grandi occhi di colore azzurro che mutano verso il bruno con l'aumento dell'età. |
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