Lepilemure mustelino |
Lepilemur mustelinus |
Lepilemuridae |
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Lepilemur mustelinus: Lepilemure mustelino o Lemure donnola
Primate della famiglia dei Lepilemuri, endemico del Madagascar.
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Superordine: Euarchontoglires
(clade): Euarchonta
Ordine: Primates
Sottordine: Strepsirrhini
Infraordine: Lemuriformes
Superfamiglia: Lemuroidea
Famiglia: Lepilemuridae
Genere: Lepilemur
Specie: Lepilemur mustelinus I. Geoffroy, 1851
La specie è diffusa nella zona orientale dell'isola, nell'area compresa fra i fiumi Onibe e Mangoro, del quale colonizza anche la sponda occidentale, vive nella foresta pluviale.
Ragginge la lunghezza fino a circa 65 cm., con la coda che è circa la metà, ed un peso di circa 1 kg.
Ha il pelo grigio scuro nella parte superiore del corpo, con una sfumatura giallo ocra sul dorso, nella parte ventrale è grigio-argento. Le parti nude del corpo tendono al violaceo.
Gli occhi, di colore marrone-rossiccio, sono grandi e spostati frontalmente, permettendo una buona visione binoculare.
Le orecchie nude ed attaccate lateralmente rispetto al cranio.
Le dita di mani e piedi presentano polpastrelli rigonfi ed allargati per una migliore presa sui rami.
Sono animali arboricoli dalle abitudini notturne ma, a volte si possono osservare anche alla luce del sole.
Durante la stagione secca, di giorno riposano in tronchi cavi ad almeno 6 mt. dal terreno, mentre durante la stagione delle piogge tendono ad andare in estivazione in grossi nidi pendenti di liane e foglie morte che essi stessi si costruiscono.
Sono animali molto territoriali nei confronti di altri esemplari dello stesso sesso;
i maschi occupano territori più vasti, che spesso si sovrappongono ai bordi con quelli di più femmine, arrivando a volte anche ad inglobarli.
l maschio difende il territorio pattugliandolo costantemente ed emettendo vocalizzi che segnalino la sua presenza ad eventuali intrusi;
Ne il maschio ne la femmina marcano il territorio tramite ghiandole odorose.
Le femmine sono meno solitarie e possono anche formare gruppi coi propri cuccioli avuti da precedenti parti, ma reagiscono violentemente in caso di intrusioni nel proprio territorio.
Sono animali erbivori, si nutrono di foglie che integrano con frutti e fiori.
Per sopperire allo scarso valore nutrizionale delle foglie, la specie è ciecotrofa: ridigerisce le proprie feci per meglio degradare la cellulosa.
Durante il periodo degli amori, maggio - giugno, i maschi gironzolano ai bordi dei propri territori alla ricerca di femmine in estro.
Dopo una gestazione di 4 mesi circa, viene dato alla luce un unico cucciolo, che si aggrappa saldamente al ventre materno e quando la femmina deve nutrirsi, il cucciolo viene lasciato su un ramo nelle vicinanze.. |
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