squaliolus laticaudus

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squaliolus laticaudus squalo pigmeo spinoso Dalatiidae Squaliformes
                                                                 
Squaliolus laticaudus: Squalo pigmeo

Squalo della famiglia dei Dalatiidae che vive praticamente su tutto il globo tra i 48¦ N ed i 40¦ S di latitudine, e tra i 200 ed i 1200 metri di profondità.

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Chondrichthyes
Sottoclasse: Elasmobranchii
Ordine: Squaliformes
Famiglia: Dalatiidae
Genere: Squaliolus
Specie: Squaliolus laticaudus Smith & Radcliffe, 1912
Sinonimi: Euprotomicrus laticaudus, Squaliolus sarmenti

Lo Squalo pigmeo non supera lunghezze di circa 22 cm. La colorazione è scura, se si eccettua il bordo delle pinne che è più chiaro, di un colore luminoso. Questa specie di dimensioni ridotte, ha degli occhi molto grandi (il loro diametro rappresenta dal 73 all'86% della larghezza interorbitale). Essa rappresenta l'olotipo del suo genere, che ha le seguenti caratteristiche distintive: spina nella prima pinna dorsale, ma non nella seconda; base della seconda pinna dorsale lunga almeno il doppio di quella della prima pinna dorsale; base della prima pinna dorsale più vicina alle pinne pettorali che alle pinne pelviche; pinna caudale simmetrica, a forma di pagaia, con una tacca subterminale. Il corpo ha l'aspetto diun sigaro, con un muso molto lungo e ingrossato, ma appuntito. La bocca è ventrale con labbra sottili e denti molto differenti tra una mascella e l'altra. Sulla superiore sono più piccoli, ruvidi ed eretti, sull'inferiore sono più larghi, taglienti e semi-eretti.

Si tratta di una specie oceanica, con un areale molto vasto, che vive nei mari tropicali nei pressi di masse continentali o insulari, a volte sulla piattaforma continentale, ma generalmente sui pendii. Compie delle migrazioni verticali durante la giornata: vive sul fondo di giorno e risale fino a 200 m di profondità durante la notte. Si nutre di calamari, Myctophidae (pesci lanterna), Gonostomatidae e Idiacanthidae e probabilmente insegue le prede durante le migrazioni verticali. Ha dei fotofori ben sviluppati che coprono la parte ventrale del corpo, e più raramente si trovano sui fianchi e sul dorso. La riproduzione è ovovivipara.