salmo genivittatus |
trota marmorata |
Salmonidae |
Salmoniformes |
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Trota marmorata o marmoreggiata: Salmo genivittatus
Sinonimi: latino:
Salmo trutta, Salmo marmoratus, Salar genivittatus, Salar dentex
Anche la Marmorata non è molto diversa dalla Fario. Si trova nei fiumi che scendono dal versante orientale delle Alpi, in quasi
tutti i corsi principali del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia, particolarmente nell'Isonzo, e nei corsi d'acqua che solcano la Dalmazia, in Jugoslavia che sfociano nell'Adriatico.
Salmo trutta marmoratus è una sottospecie di Salmo trutta, pesce appartenente alla famiglia Salmonidae e conosciuta comunemente come Trota marmorata.
La trota marmorata è caratteristica ed esclusiva dei bacini fluviali adriatici sud alpini. Il suo areale di diffusione è infatti limitato ai corsi d'acqua che sfociano nel mare Adriatico e drenano il versante meridionale delle Alpi.
Le caratteristiche più evidenti della trota marmorata riguardano la taglia e la livrea. Questo pesce pu= raggiungere dimensioni ragguardevoli, l'esemplare più grande mai catturato pesava poco meno di 25 kg. La livrea della trota marmorata è caratterizzata da un'alternanza di macchie chiare e scure, irregolari e spesso fuse fra loro, che formano un disegno intricato definito "marmorizzatura", da cui deriva il nome comune dell'animale. Essa risulta comunque fortemente influenzata dall'ambiente in cui vive l'esemplare in considerazione e dal periodo dell'anno. Si osservano infatti esemplari con striature di un grigio chiarissimo quasi bianco come di un marrone scuro quasi nero. Ogni fiume pare conservare un ceppo con caratteristiche morfologiche e di livrea leggermente diverse, anche se non tassonomicamente significative.
In quanto strettamente affine, la marmorata è facile all'ibridazione con la più comune trota fario, con cui condivide l'habitat. Gli ibridi risultanti sono fertili. La livrea dell'ibrido ad una prima analisi risulta del tutto simile a quella della marmorata, salvo una più o meno marcata puntinatura rosso/arancio di piccole dimensioni, ed una separazione delle striature (marmoreggiature) simile ad una grossolana maculatura, sugli opercoli branchiali. Morfologicamente parlando il cranio si arrotonda, le dimensioni dell'occhio diminuiscono, cosı come le dimensioni delle pinne, e il corpo risulta nell'insieme meno affilato, tendendo ad assomigliare più alla fario.
L'ibridazione una volta avvenuta, pu= mitigarsi con incroci con altre marmorate, evento non raro per la condivisione delle zone di frega, in generazioni successive. Ci= da origine a esemplari con le caratteristiche di ibridazione molto poco marcate, difficilmente identificabili se non da occhio esperto.
L'ibridazione con la trota comune rappresenta una delle maggiori minacce per la conservazione di questa splendida trota endemica.
La marmorata è allevata in cattività con successo solo da pochissimo tempo, con difficoltà ed in pochissimi centri, ci= ne causa un limitato interesse economico.
Attualmente la Trota Marmorata è oggetto di progetti di tutela.
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