salmo fibreni

                    Home           Torna Indietro

salmo fibreni trota del fibreno Salmonidae Salmoniformes
                                                                 
Salmo fibreni: carpione del Fibreno o trota del Fibreno
Pesce di acqua dolce appartenente alla famiglia dei Salmonidi dell'ordine degli Salmoniformes.

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Salmoniformes
Famiglia: Salmonidae
Genere: Salmo
Specie: Salmo fibreni Zerunian - Gandolfi, 1990

Specie endemica del Lago di Posta Fibreno, all'interno dell'omonima Riserva naturale.
Questo lago ha acque trasparenti con temperatura quasi costante attorno ai 10 ŚC ed è in comunicazione con un sistema carsico sotterraneo. Molto simile alla trota sarda, se ne distingue per l'occhio molto grande, le dimensioni, al contrario, molto piccole ed il muso arrotondato.
La livrea è bruna o verdastra sul dorso, digradante nel giallastro sul ventre. Sui fianchi sono allineate 7-9 macchie scure indistinte simili a quelle dei giovani salmonidi o a quelle della trota "macrostigma" italiana. Sui fainchi sono presenti anche alcune macchie scure ed altre rossastre o violacee, spesso con un ben definito "alone" chiaro.
E' il più piccolo Salmonidae, mediamente l'adulto non supera i 15-18 cm per un peso max 100 g ma si conoscono catture "eccezionali" di quasi 200 g.
Non esistono dati circa l'alimentazione di questa specie ma si suppone che si nutra di piccoli invertebrati bentonici e di giovanili di altri pesci.
Probabilmente questa specie raggiunge la maturità sessuale ad un anno d'età, quando misura pochi centimetri. Si riproduce tra dicembre e gennaio (Salmo cettii tra febbraio e marzo) ne l punto di massima profondità del lago, nei pressi di sorgenti sotterranee. Dopo la riproduzione si possono rinvenire esemplari morti per cui si suppone che molti riproduttori muoiano dopo la frega.

Da secoli si è osservato che questi pesci sembrano scomparire durante i mesi caldi, si suppone che si rifugino nelle grotte carsiche sottostanti il lago. Gli occhi grandi ed il fatto che sia un pesce lucifugo mostrano un certo adattamento alle condizioni di oscurità delle grotte.
In uno studio del 1994 si è considerata la specie come una variante nana di Salmo cettii, dubitando fra l'altro dell'effettività sistematica di quest'ultima. Tuttavia il fatto che le due specie si ritrovino in simpatria nel lago e che non si incrocino lascia pensare che esista un certo grado di isolamento riproduttivo, quindi di speciazione simpatrica.
La specie è stata pescata per secoli per la sua carne ma adesso è rigorosamente protetta. Essendo un endemismo puntiforme esiste sempre il rischio che un inquinamento o un intervento antropico distrugga l'unica popolazione che costituisce la specie.