polypterus senegalus |
anguilla del Senegal |
Polypteridae |
Polypteriformes |
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Polypterus senegalus: Pesce anguilla del Senegal
Polypterus un fossile in acquario: di certo chi acquista un poliptero non lo fa perchè affascinato dalla grazia o dai colori, tantomeno per la delicatezza dei suoi movimenti, o il simpatico "musetto" da grongo arrabbiato. Ci= che appare chiaro a chi vede un poliptero per la prima volta è l'unicità di questo pesce: i suoi tratti sono cosı caratteristici da renderlo inconfondibile. Se poi investighiamo un po' più a fondo su questo insolito ospite dei nostri acquari, scopriremo che in sè raccoglie una serie di caratteri primitivi che ce lo potrebbero far maggiormente assimilare ad un vero fossile, spesso più affine ad un anfibio piuttosto che ad un pesce.
Regno: Animalia
Subregno: Eumetazoa
Superphylum: Bilateria: Deuterostomia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Actinopterygii
Sublasse: Chondrostei
Ordine: Polypteriformes
Famiglia: Polypteridae
Genere: Polypterus
Specie: Polypterus senegalus Cuvier, 1829
Appartenente al gruppo degli Actinopterigi, la famiglia dei Polypteridae comprende due soli generi di pesci distribuiti in Africa. Al genere Erpetoichthys (ex Calamoichthys) appartiene la sola specie E. calabaricus, caratterizzata da un corpo serpentiforme lungo e sottile, mentre al genere Polypterus sono ascritte una decina di specie diverse (P. ansorgii, P. bichir, P. delhezi, P. endlicheri, P. ornatipinnis, P. palmas, P. retropinnis, P. senegalus, P. teugelsi, P. weeksii) spesso divise in sottospecie diverse con caratteristiche piuttosto marcate (es il Polypterus senegalus meridionalis raggiunge taglie quasi doppie rispetto alla specie nominale P. senegalus senegalus).
La forma di questi pesci è sempre la stessa: un corpo siluriforme, che ricorda un'anguilla tozza e corta, con cui condivide la coda monolobata e due robuste pinne pettorali... ma la similitudine finisce qui... infatti i Polypterus sono ricoperti da fitte scaglie e da un vero dermoscheletro che li rende "duri", possiedono inoltre una lunga pinna dorsale suddivisa in 8-15 singole pinnule capaci di scomparire completamente in apposite tasche del dorso (un adattamento utile per potersi infilare e poi sfilare in retromarcia, da tane anguste, senza restare incastrati). Anche le pinne pettorali hanno caratteristiche uniche, infatti a livello scheletrico sono organizzate proprio come le nostre mani con un peduncolo carnoso che contiene vere ossa carpali, e come zampe vengono usate nel caso in cui il Polypterus debba spostarsi sulla terraferma per raggiungere una diversa pozza d'acqua.
Per poter affrontare un viaggio all'asciutto tuttavia è necessario potersi approvigionare d'ossigeno e per questo motivo il Polypterus ha evoluto due polmoni a partire dalla vescica natatoria: in pratica questa è stata espansa fino a riempire gran parte dello spazio corporeo (il polmone destro, che è più espanso, si spinge fino all'apertura anale!), inoltre si è progressivamente arricchita di vasi sanguigni cosı da poter cedere l'ossigeno contenuto ai globuli rossi. Non per questo il Polypterus ha rinunciato alla respirazione branchiale, perfettamente efficiente (un Polypterus cui sia impedito di salire in superficie non muore asfissiato se l'ossigeno disciolto nell'acqua è sufficiente). Tuttavia noterete che quando è necessario dell'ossigeno extra (ad esempio dopo un pasto abbondante) i Polypterus tenderanno a salire frequentemente in superficie per prendere una boccata d'aria. A completare l'unicità di questi pesci due caratteristici corti tentacoli presenti sul muso, con funzione olfattiva, estremamente efficienti per cacciare in assoluta oscurità.
La taglia dei Polypterus varia notevolmente con "nani" di 28 cm (P. ansorgii) e giganti di 97 cm (P. endlicheri congicus). Per nostra fortuna il P. senegalus è solitamente venduto nella sua forma nominale che non supera mai i 40 cm e che solitamente resta più piccola in cattività. Il suo areale d'origine è il più vasto di tutto il genere, comprendendo l'intera area dell'Africa subsahariana occidentale, centrale ed orientale, il che ci rende difficile poter risalire alle condizioni in cui gli animali importati vivevano in natura.
Questa specie è tra le meno appariscenti per colorazione, con una tonalità beige-fango sul dorso (raramente picchiettata di minuscole macchioline verdi) ed un colore bianco sporco sul ventre... ma chi mai alleverebbe dei Polypterus come pesci ornamentali?
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