paralepis coregonoides |
barracudina coregonoide |
Paralepididae |
Aulopiformes |
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Paralepis coregonoides: Barracudina coregonoide
Pesce marino della famiglia Paralepidi, tipico delle profondità dell'Atlantico e del Mediterraneo; Lungo ca.30 cm.
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Aulopiformes
Famiglia: Paralepididae
Genere: Paralepis
Specie: Paralepis coregonoides Risso, 1820
Il genere si distingue per la presenza di piccole squame caduche sul corpo, per le pinne ventrali situate al disotto della dorsale,
per i denti mandibolari brevi e per le branchiospine con varie serie di spinule: Ha corpo snello, allungato, con pelle delicata e fragile,
completamente coperta di squame caduche. La linea laterale,
che si estende in senso quasi rettilineo, consiste in 57-61 sezioni, le ultime delle quali si trovano al disopra degli ultimi raggi dell'anale. Ogni sezione è provvista di un poro superiore e uno inferiore, che coincidono con quelli delle squame sovrapposte, che non differiscono in grandezza dalle altre del corpo. La testa è grande, appuntita e lunga circa un quarto della lunghezza del corpo senza la codale. Occhio grande circolare, munito di palpebra adiposa poco visibile anteriormente e ben sviluppata posteriormente. Le aperture nasali sono due, piccole e situate al disopra o poco posteriormente della verticale che passa per il termine della mascella superiore in posizione dorso-laterale.
La bocca è ampia e lunga con apice della mascella superiore che copre quello mandibolare come un astuccio.
I denti sui premascellari consistono in una serie anteriore di minuscoli canini pieghevoli seguiti da 40/80 fissi, disposti come
i dentini di una sega. La mandibola ne porta due serie piccoli,
in parte fissi e in parte pieghevoli, tutti uguali. La pinna dorsale origina in posizione avanzata rispetto alle ventrali, l'adiposa al disopra degli ultimi raggi dell'anale.
La colorazione è blu scura con riflessi argentei e con macchie brunastre lungo la linea laterale. E' una specie batipelagica molto diffusa nel Mediterraneo.
La riproduzione si ha durante tutto l'anno. Si nutre di Maurolicus mulleri, larve di sardine e di crostacei. Si cattura occasionalmente con reti pelagiche.
La forma mediterranea non supera i 25 cm. Diffusa in tutto il Mediterraneo. Segnalata in tutti i mari italiani, ma sempre con catture occasionali. |
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