nemateleotris magnifica

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nemateleotris magnifica ghiozzo di fuoco Gobiidae Perciformes
                                                                 
Nemateleotris magnifica: Pesce arciere, Pesce freccia, Ghiozzo di fuoco, Gobide, pu= assumere la dimensione massima di 7/8 cm di lunghezza.

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa Bilateria
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Superclasse: Gnathostomata
Classe: Actinopterygii
Sottoclasse: Osteichthyes
Superordine: Acanthopterygii
Ordine: Perciformes
Famiglia: Gobiidae
Sottofamiglia: Ptereleotridae
Genere: Nemateleotris
Specie: Nemateleotris magnifica Fowler, 1938

Magnifico ed elegante pesce di piccola taglia dalla livrea molto colorata: la testa e la metà anteriore del corpo sono giallino-crema sfumato di rosa, la metà posteriore del corpo è rosso acceso ed infine la coda è amaranto scuro; l'occhio è ovale e la bocca è piuttosto in avanti. Il corpo è molto allungato e piatto, la pinna dorsale divisa in due parti risulta estremamente allungata, le pinne ventrali sono anch'esse molto lunghe ed affusolate. Appartenente alla famiglia degli Eleotridi, proviene dalle isole di Taiwan, di Nuova Caledonia e di Mauritius. Vive per= in una vasta area marina che si estende dall'Oceano Indiano (coste africane orientali e Maldive), passando per l'Arcipelago Indo Australiano e il Mar Cinese, fino all'Oceano Pacifico centrale. Il Nemateleotris magnifica conduce una vita per lo più di coppia e generalmente costruisce il proprio nascondiglio scavando lunghissime gallerie nei fondali sabbiosi o sotto le rocce o in diramazioni coralline; per rendere questi passaggi sotterranei ancora più stabili ne rinforza le fondamenta collocandovi frammenti di pietre, conchiglie e coralli che raccoglie nelle vicinanze del luogo prescelto. Le uova vengono deposte in piccoli anfratti marini e la loro difesa è a dir poco accanita e pu= essere effettuata sia dal maschio sia dalla femmina. Questo bellissimo pesce si nutre principalmente di zooplancton ed è possibile incontrarlo su pareti coralline fino ad una profondità di circa 50 metri. EÆ molto difficile da avvicinare e naturalmente da fotografare poichÚ è velocissimo a rientrare nella propria tana, da cui non esce finchÚ l'intruso non vi si sia allontanato