lota Iota |
bottatrice |
Lotidae |
Gadiformes |
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Bottatrice: Lota Iota
Pesce della Famiglia: Gadidi dell' Ordine: Gadiformi
Classificazione scientifica:
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa Bilateria
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Superclasse: Gnathostomata
Classe: Actinopterygii
Sottoclasse: Neopterygii
Infraclasse: Teleostei
Superordine: Paracanthopterygii
Ordine: Gadiformes
Famiglia: Lotidae
Specie: Lota Iota
E un pesce davvero brutto; ha testa piatta e larga mentre il corpo è tondeggiante, molto robusto e si appiattisce verso la coda. Caratteristiche sono le pinne, tutte sorrette da raggi molli : la dorsale è divisa in due parti, breve la prima che è posta molto in avanti, lunga fino alla caudale (che è a peduncolo) la seconda.
Simmetrica e altrettanto e stesa di quest'ultima è la pinna anale. Robuste e grandi le pettorali, che sono poste subito dietro l'ampia apertura branchiale. Gli occhi, piccoli, stanno subito sopra all'attaccatura delle mascelle. La mascella superiore è sporgente rispetto a quella inferiore sotto la quale, al centro, pende un barbiglio tattile. La bocca è grande e fittamente armata di piccoli denti ad uncino, ricurvi all'indietro in modo da impedire che le vittime addentate o qualsiasi altro cibo possano sfuggirle dalle fauci. La specie che vive nelle nostre acque pu= raggiungere la lunghezza massima di 60 centimetri e il suo peso si aggira attorno al chilogrammo; fa eccezione il Lago di Garda nel quale si catturano esemplari lunghi fino a un metro e del peso di oltre quattro chilogrammi. La pelle è estremamente vischiosa (come quella dell'Anguilla) a causa dell'abbondante muco secreto da numerosissime ghiandole mucipare contenute dalla sua pelle.
Raggiunge la maturità sessuale verso i quattro anni di vita. II periodo di frega avviene nei mesi freddi, verso la fine dell'inverno: a partire dalla fine di dicembre, per= mai oltre il mese di marzo. Molto diffusa nell'Europa nordorientale e centrale. In Italia vive soltanto nei grandi laghi del Settentrione: il lago Maggiore, di Como, d'Iseo, di Garda, la parte finale dei loro immissari e quella iniziale degli emissari: Toce, e Ticino, Adda, Oglio, Sarca e Mincio, il tratto prealpino dell'Adige e quello del Brenta.
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