hymenocephalus italicus |
pesce topino |
Macrouridae |
Gadiformes |
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Hymenocephalus italicus: Pesce topino
Pesce abissale della famiglia Macrouridae.
Classificazione scientifica
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Ramo: Bilateria
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Superclasse: Gnathostomata
Classe: Actinopterygii
Sottoclasse: Neopterygii
Infraclasse: Teleostei
Superordine: Paracanthopterygii
Ordine: Gadiformes
Famiglia: Macrouridae
Genere: Hymenocephalus
Specie: Hymenocephalus italicus Giglioli, 1884
Comune nel mar Mediterraneo e nelle acque italiane ma raro nel mar Adriatico; è anche presente nell'Oceano Atlantico tra il Portogallo e l'Africa meridionale. Si hanno segnalazioni per il mar dei Caraibi, il golfo del Messico e l'Oceano Indiano.
Frequenta acque profonde da 200 a 2000 metri.
Rispetto agli altri Macrouridae ha un rostro molto ridotto e quindi non ha il muso prominente tipico del pizzuto o del pesce sorcio. La sua testa è coperta di creste ossee disposte in maniera irregolare che delimitano aree mucose. La bocca è orizzontale e molto ampia e supera l'occhio, che è grande. Il corpo è molto sottile e termina in una coda lunga e fine; non c'è la pinna caudale. La prima pinna dorsale è alta e breve, la seconda molto bassa, arriva all'estremità del corpo. La pinna anale è simile alla seconda dorsale ma più lunga. Sono presenti due fotofori, uno accanto all'ano ed uno tra le pinne ventrali.
Il colore è argenteo su dorso e fianchi e nero sul ventre.
Misura fino a 20 cm.
Si nutre di animaletti bentonici, soprattutto crostacei.
Riproduzione: Le uova e le larve sono pelagiche e queste ultime hanno pinne pettorali e pinne ventrali con raggi allungati.
Spiaggia sulle coste dello stretto di Messina nei mesi primaverili.
Sembra avere abitudini meno legate al fondo delle altre specie di pesci topo tanto da potersi considerare come semi-pelagico.
Si cattura con le reti a strascico ed è commestibile ma privo di qualsiasi valore alimentare. |
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