chondrostoma soetta

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chondrostoma soetta savetta Cyprinidae Cypriniformes
                                                                 
Chondrostoma soetta: savÚtta
Pesce d'acqua dolce dell'ordine dei cipriniformi, famiglia Ciprinidi.

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Cypriniformes
Famiglia: Cyprinidae
Genere: Chondrostoma
Specie: Chondrostoma soetta Bonaparte, 1840

La Savetta è una specie autoctona italiana del genere Chondrostoma (dal greco "bocca cartilaginea") che conta numerose specie diffuse nell'Europa centrale e orientale fino al Volga e nell'Asia occidentale.

In Italia è uno dei Ciprinidi più diffusi, per= solamente nei bacini padani settentrionali. Tutti i fiumi del versante alpino e appenninico, che sfociano nel Po nel loro medio e basso corso, ospitano le savette e cosý pure i fiumi veneti che sfociano in mare a nord e a oriente del delta padano. Si trova anche in quasi tutti i laghi del settentrione, ed abita le acque promiscue italo-svizzere. Ha corpo slanciato, affusolato, leggermente alto e un po' compresso sui fianchi, con la testa piccola, il muso appena appuntito e arrotondato. Caratteristica
la bocca trasversale con margini a spigoli acuti, le labbra cartilaginee, dure e taglienti. Essa è collocata quasi al disotto
del muso prominente, ed è dotata di denti faringei, disposti in un'unica fila ed in numero che va da 6 a 7. La pinna dorsale, come le altre sorretta da raggi molli, è impiantata a metà del dorso, è breve e alta e ad essa sono contrapposte le due ventrali. Anche la caudale è abbastanza sviluppata e nettamente incisa, ci= che ne fa un pesce nuotatore. Potrebbe somigliare ad una Lasca ingrandita. La sua taglia raggiunge anche i cm. 40, ma normalmente arriva a cm. 25. In questo caso il peso si aggira
sui gr. 400, ma pu= arrivare al chilogrammo o superarlo.
Le sue carni, liscose e flaccide, sono poco apprezzate o ritenute addirittura cattive. Inoltre il loro deperimento è rapidissimo.
Anche nella livrea, la Savetta ricorda la Lasca: grigiocenerina sul dorso, talvolta con riflessi bluastri o argentei, raramente dorati, sfumante verso le parti laterali in grigio-chiaro argenteo, con riflessi rosati e ventre bianco-argenteo. Piccole squame cicloidi perfettamente allineate ricoprono l'epidermide e la linea laterale è ben marcata. Le labbra sono rosee, e dello stesso colore le pinne anale e dorsale, ma con sottofondo grigio, mentre le altre tendono all'arancione quasi rosso. Il periodo della riproduzione cade fra marzo e maggio ed in tale circostanza i maschi si ricoprono di piccoli bottoni, indossando cosý la "livrea nuziale".
A branchi folti e numerosi, si portano in acque correnti ossigenate a fondo ghiaioso o ciottoloso, preferibilmente più a monte della zona abitualmente abitata, o presso gli imbocchi delle derivazioni, delle lanche, alla foce di affluenti. Le femmine depongono cosý fino a 100.000 uova verdastre, del diametro di circa un millimetro e mezzo che si agglutinano alla ghiaia del fondo. I maschi provvedono immediatamente a fecondare
le uova. Secondo le condizioni ambientali, l'incubazione pu= durare da 10 a 15 giorni (la temperatura ideale dell'acqua è intorno ai 12 ¦C) e alla schiusa ne nascono avannotti dotati di un grosso sacco vitellino che essi riassorbono restando celati sotto i sassi nel giro di circa due settimane. Si trasferiscono poi in zone prossime alla riva dove amano tenersi contro-corrente fino a che abbiano raggiunto sviluppo e forza tali da vincerla.
Di abitudini gregarie, preferiscono acque fluviali pure e ben ossigenate, con buona corrente, alla quale pu= resistere bene grazie alla conformazione del corpo e delle pinne. Si raduna per= di preferenza nei luoghi più calmi, dove le acque sono quasi ferme o lente, su fondi e-levati se necessario, sotto i gironi d'acqua, all'imbocco delle lanche ecc. I branchi si spostano dai luoghi abituali solo per cause di forza maggiore. Si nutre di tutto, dimostrandosi un pesce onnivoro. Le sostanze carnee le predilige dopo l'inattività invernale, quando si ciba maggiormente di larve, insetti, crostacei, molluschi, vermi ecc. + molto ghiotta e vorace di uova di pesci e questa abitudine la rende un pesce nocivo.