celestichthys margaritatus |
galaxy rasbora |
Cyprinidae |
Cypriniformes |
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Celestichthys margaritatus: Galaxy rasbora
Piccolo pesce d'acqua dolce di recente classificazione (2007), ad oggi unico esponente del genere Celestichthys, appartenente alla famiglia Cyprinidae
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Cypriniformes
Famiglia: Cyprinidae
Sottofamiglia: Danioinae
Genere: Celestichthys
Specie: Celestichthys margaritatus Roberts, 2007
Questa specie è autoctona del Myanmar, dove abita piccoli corsi d'acqua (torrenti, laghetti e stagni) collinari e montuosi (oltre 1000 m s.l.m.) in zone di pascolo, con acque tiepide (20-24ŚC) e limpide, profonde solamente 30 cm, e molto ricche di vegetazione acquatica (Elodea e Anacharis) e semiacquatica.
La forma del corpo è affine agli altri generi della sottofamiglia Danioinae, ma è più corto e tozzo, con profilo ventrale più convesso. Le pinne sono corte e arrotondate. La livrea è molto interessante: l'intero corpo, ad eccezione del sottogola e e del basso ventre, giallo-argentei, è verde veronese tendente al ceruleo, a pois irregolari gialli. Le pinne sono giallo-rossastre rigate da due linee verde smeraldo, la coda ha la parte centrale verde smeraldo con i due lobi giallo-rossastri. Nel periodo riproduttivo (condizionato da clima e variazioni chimiche nell'acqua) il maschio presenta un arrossamento del ventre. La livrea femminile è più smorta (le pinne sono giallo pallido e non tendenti al rosso).
Ha dimensioni contenute, raggiunge e supera di poco i 2 cm.
Scoperta dal Tyson Roberts nel corso del 2006 ed inviata all'acquario di Bolton, in Gran Bretagna, per essere studiata, inizialmente era stata associata al genere Microrasbora per le caratteristiche fisiche e di nuoto, salvo poi essere descritta con un genere tutto nuovo, Celesthichtys.
Specie di recentissima scoperta, pertanto non si conoscono tutte le sue abitudini e la sua diffusione. Il governo del Myanmar ne ha vietata l'esportazione per l'acquariofilia, che ha causato una notevole diminuzione delle popolazioni selvatiche unitamente alla distruzione dell'habitat originario[, ed autorizzato lo studio in situ e in laboratorio a numerosi biologi. Sempre nel corso del 2007 sono state scoperte nuove popolazioni in luoghi diversi dal ritrovamento iniziale.
Le popolazioni locali pescavano questa specie per la loro alimentazione, facendo essiccare grandi quantità di questi piccoli pesci che avevano anche un piccolo interesse commerciale. Con l'avvento dell'acquariofilia i pescatori locali smisero di includerli nella loro dieta per venderli vivi ai grandi distributori e allevatori commerciali, che li diffusero in tutto il mondo. L'aumento del reddito di queste popolazioni ha permesso al governo locale di vietarne la pesca. |
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