barbus caninus |
barbo canino |
Cyprinidae |
Cypriniformes |
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barbo canino: Barbus caninus Linnaeus, 1758
Sinonimo di Barbus meridionalis caninus
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Cypriniformes
Famiglia: Cyprinidae
Genere: Barbus
Specie: Barbus caninus Bonaparte, 1839
Descrizione - Il corpo è fusiforme, robusto, con il profilo dorsale arcuato e quello ventrale quasi rettilineo. Il capo è allungato, con muso conico, appuntito. L'occhio è. La bocca è grande, protrattile ed è munita di due paia di barbigli. Le labbra sono spesse, il labbro inferiore è coperto di papille, trilobato, con il lobo mediano maggiormente sviluppato e separato dal mento da una profonda incisura. La mascella superiore è prominente. Il corpo è coperto di grandi squame. La linea laterale ha un andamento quasi orizzontale. La pinna dorsale ha base corta, con l'ultimo raggio indiviso flessibile ed a margine posteriore liscio. L'apice della pinna anale raggiunge od oltrepassa all'indietro il punto d'inserzione della pinna caudale. La pinna caudale, biloba, mostra un margine con incisura molto marcata. Le pinne ventrali sono inserite a livello della corrispondenza con la base della dorsale. La colorazione di fondo del dorso e dei fianchi è grigio-sabbia, con numerose macchie grigio-brune di media dimensione irregolarmente distribuite e spesso tra loro confluenti a formare ampie macchie scure. La pinna dorsale è grigia, le altre pinne hanno sfumature giallo-aranciate o brunastre. Su tutte le pinne sono presenti macchie nere, ovali e allungate, di piccole e medie dimensioni. I barbigli sono di color bruno o rossastro. Il peritoneo è nero. Il colore dell'iride è giallo. Lunghezza massima 40 cm; non supera per= in genere i 20-22 cm, con un peso corrispondente di circa 200 g.
Habitat - Il barbo canino popola zone di fiume più a monte rispetto al barbo comune ed è più frequente nei corpi d'acqua di minore portata. La specie è tipica del tratto pedemontano o collinare, in particolare tra 100 e 300 m sul livello del mare. Vive in acque dal corso veloce, preferibilmente limpide e ben ossigenate, con temperatura compresa tra 16 e 20 ¦C, dal fondo sabbioso, sassoso o ghiaioso con pietre e massi, al di sotto dei quali suole rifugiarsi. B. caninus non sopravvive a temperature superiori ai 24 ¦C.
Alimentazione e abitudini - Come nel caso del barbo comune, anche il barbo canino è strettamente gregario e vive in grossi branchi. Questo barbo tende a localizzarsi in tratti relativamente limitati, tanto che spesso la sua distribuzione appare frammentata. Condivide di regola il proprio habitat con le trote, la sanguinerola, il vairone e lo scazzone. Nei corsi d'acqua di maggiori dimensioni pu= talora essere associato al barbo comune. Questo ciprinide trascorre l'inverno in uno stato di ridotta latenza, in piccoli gruppi che si raccolgono tra gli anfratti delle rive o sotto pietre del fondo. Buon nuotatore, si muove sempre sul fondo dove ricerca il proprio cibo. Il regime alimentare del barbo canino, rispetto a quello del barbo italico, è più orientato su di una dieta a base di invertebrati, non avendo la tendenza a nutrirsi di detriti vegetali per le caratteristiche tipiche del proprio habitat. La dieta è quindi prettamente carnivora e comprende larve dÆinsetti acquatici, crostacei e anellidi. Particolarmente predate sono le larve di efemerotteri e di ditteri (chironomidi, simulidi ed altri).
Riproduzione - La maturità sessuale viene raggiunta a un anno di vita dai maschi e a 2 anni dalle femmine. La frega si svolge tra la seconda metà di maggio e la prima metà di luglio. La fecondità delle femmine varia tra le 1600 e le 5700 a seconda dellÆetà e delle dimensioni. Le uova sono deposte in acque basse, tra i ciottoli del fondo. I branchi in frega attuano migrazioni verso monte, per raggiungere i quartieri di riproduzione situati su fondali ghiaiosi, sabbiosi o sassosi, poco profondi, ove vengono deposte le uova. Il barbo canino è una specie a riproduzione multipla. Le uova nelle ovaie delle femmine in età riproduttiva sono in stati diversi di sviluppo, generalmente da due a quattro, per questo la frega pu= avvenire a più riprese. La strategia di multiple deposizioni deve essere interpretata come un adattamento alla variabilità del regime idrico dei bacini in cui la specie è diffusa.
Valore economico - Specie priva di interesse commerciale. Le carni del barbo canino sono piuttosto scadenti e di conseguenza questa specie è poco stimata dal punto di vista alimentare. Occasionalmente viene commercializzato fresco o refrigerato. Il barbo canino è specie endemica del distretto Padano-Veneto, pertanto presenta un notevole valore scientifico e faunistico.
Distribuzione - Acque dolci dell'Italia settentrionale e centrale. In Italia la specie è autoctona. Il barbo canino è originario del distretto Padano-Veneto, ma è stato introdotto in molti fiumi dell'Italia Centrale |
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