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aspius aspius aspio Cyprinidae Cypriniformes
                                                                 
Aspio: Aspius aspius
Pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia Cyprinidae.

L'aspio è originario delle acque dell'Europa centro orientale ed in parte settentrionale, il suo areale, infatti, va dalla Germania alla Russia europea comprendendo Svezia e Finlandia meridionali ed estendendosi anche al Caucaso ed a parte dell'Anatolia settentrionale. + invece assente naturalmente dalle regioni mediterranee. Negli ultimi 10 anni è stato introdotto in buona parte della Spagna e, in Italia, nel bacino del fiume Po, dove si è ben ambientato ed ha raggiunto densità notevoli.
Il suo habitat naturale è quello dei grandi fiumi di pianura con acqua a corrente moderata, ricche dei piccoli ciprinidi che costituiscono le sue prede predilette. Puo' per= vivere anche nella zona del barbo. Nella parte settentrionale del suo areale frequenta anche le acque salmastre degli estuari mentre nel Mar Nero e nel Mar Caspio vi sono popolazioni che stazionano in mare comportandosi come anadromi.
Il suo aspetto è quello di un ciprinide ma la sua costituzione massiccia lo rivela subito come potente predatore. La bocca, infatti, è molto grande e rivolta verso l'alto, l'occhio è piccolo, cosı come le squame. La testa è grande ed ha un aspetto appuntito, con la mandibola prominente rispetto alla mascella. Una caratteristica della specie è di avere una sorta di carena rigida sul ventre tra l'apertura anale e la pinna anale.
La livrea non è appariscente, infatti ha il dorso verdastro od olivastro, scuro, i fianchi argentei ed il ventre bianco. Le pinne anale, ventrali e pettorali hanno un colore rossiccio mentre la dorsale e la caudale sono scure. + un gigante fra i ciprinidi, infatti puo' raggiungere il peso di 9 kg per 1 metro di lunghezza, tuttavia la media degli adulti è di circa 3 kg.
+ l'unico ciprinide ad aver evoluto un comportamento predatorio, gli adulti sono solitari ed attaccano piccoli pesci lanciandosi contro i branchi. Le sue prede preferite sono alborelle, gardon e piccoli ciprinidi in genere ma all'occasione non disdegna rane, pulcini di folaga e gallinella d'acqua o topi.
La riproduzione avviene agli inizi della primavera, i riproduttori si radunano in branchi e risalgono il corso dei fiumi o degli affluenti fino a raggiungere zone con forte corrente e fondi pietrosi do ve avviene la deposizione.
L'aspio è una cattura molto interessante per il pescatore sportivo, sia per le dimensioni che puo' raggiungere che per la bontà delle sue carni. Le tecniche che più gli si addicono sono due: lo spinning e la pesca con il mort maniè. La sua reazione alla cattura è molto energica ed impegna a fondo il pescatore. Le sue carni sono buone, più apprezzate di quelle degli altri ciprinidi e sono, soprattutto in caso di grandi esemplari, anche molto meno ricche di lische.
L'introduzione dell'aspio nel bacino del Po ha causato gravi danni a molte altre specie di pesci, soprattutto a quelle di più piccole dimensioni, provocando, per esempio, la rarefazione delle alborelle ma anche dei cavedani e di altre che vengono predate durante le fasi giovanili. L'aspio è abbastanza adattabile alle rettificazioni dei fiumi e si puo' trovare anche nei canali con pareti di cemento.