apistogramma agassizii

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apistogramma agassizii apistogramma agassizii Cichlidae Perciformes
                                                                 
Apistogramma agassizi
Piccolo pesce d'acqua dolce, appartenente alla famiglia Cichlidae.

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Perciformes
Sottordine: Labroidei
Famiglia: Cichlidae
Sottofamiglia: Geophaginae
Genere: Apistogramma
Specie: Apistogramma agassizii (Steindachner, 1875)


Questa specie è diffusa nel Bacino Amazzonico, è diffusa nello stato brasiliano di Amazonas. Abita i piccoli affluenti e i canali naturali che scorrono nella foresta, stazionando soprattutto tra la vegetazione sottoriva, soprattutto palme da cocco con radici in acqua e zone ombrose in genere.

Il corpo è tozzo e allungato, compresso ai fianchi, con grosse scaglie e fronte convessa. Le labbra sono carnose, le pinne robuste. Il maschio è più allungato della femmina e con le estremità delle pinne affusolate. La coda è a lancia, mentre nella femmina arrotondata, cosý come le altre pinne.
La livrea originaria del maschio è presenta un dorso olivastro, fianchi dai riflessi azzurri argentei, sottogola e ventre azzurri e gialli. Dall'occhio parte una piccola linea nera obliqua verso la gola una spessa linea orizzontale nera, terminante al centro della coda, che pu= essere più o meno orlata di chiaro. Le altre pinne sono azzurrine grigiastre, orlate di bruno e bianco. Un'altra colorazione tipica vede il blu sostituito al rosso. Con l'allevamento da parte dell'uomo sono state selezionate diverse varietà di colore. La femmina è solitamente grigio olivastra chiara, con le medesime linee nere ma una colorazione più smorta.
Raggiunge una lunghezza massima di 8 cm (la femmina è solitamente più piccola).

Tali animali sono territoriali, ma sono meno aggressivi di altre specie dal comportamento similare; inoltre non sono dediti allo scavo del fondale e quindi non creano dissesti in seno alla morfologia dell'acquario. Occorre introdurli in un acquario abbastanza capiente, caratterizzato da un fondo lavico, molti nascondigli, nella fattispecie sassi e radici sparsi sul fondo, vegetazione a profusione, e ampio spazio libero per il nuoto.

La deposizione avviene nelle fenditure o cavità delle superfici rocciose, grazie alla femmina che provvede anche alla pulizia del rifugio generando una corrente, ottenuta muovendo costantemente le pinne. La difesa dei territori riproduttivi è a carico del maschio mentre le femmine curano la prole relegando i piccoli in minuscole buche ricavate nel fondale; impartiscono ordini ai "cuccioli" mediante un sistema di comunicazione basato su determinate movenze. La fase iniziale della nutrizione delle larve fa perno sulla consumazione del sacco vitellino, dopodichÚ occorre nutrirle con artemie appena schiuse (utilizzare una apposita cannuccia o sirnga per indirizzare i naupli sul branchetto di avannotti). Di facile individuazione il dimorfismo sessuale: il maschio presenta una conformazione più grande e colori più intensi; i contorni della pinna caudale sono più spigolosi di quelli della femmina.

Si nutre di artemie e altri piccoli organismi.Gli animali accettano un regime alimentare basato sulla somministrazione di alimenti vivi (Tubifex, Artemia, ecc) liofilizzati, e in scaglie

Minacciata dall'inquinamento, dalla cementificazione degli argini dei corsi d'acqua e dalla pesca per il mercato acquariofilo