orectolobidae |
orectolobidae |
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Orectolobiformes |
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Orectolobidae: Nella Foto: orectolobus maculatus
Famiglia di squali dell'ordine Orectolobiformes. A volte sono chiamati squali tappeto.
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Superclasse: Gnathostomata
Classe: Chondrichthyes
Sottoclasse: Elasmobranchii
Ordine: Orectolobiformes
Famiglia: Orectolobidae Gill, 1896
Generi:
Cirrhigaleus
Orectolobus
Sutorectus
Si trovano nelle acque poco profonde temperate e tropicali dell'Oceano Pacifico Occdentale e dell'Oceano Indiano Orientale. In particolare vivono nelle acque al largo di Australia ed Indonesia, anche se una specie (l'Orectolobus japonicus) abita le acque del Giappone.
Il termine inglese che indica la famiglia, wobbegong, proviene da una parola aborigena australiana che significa barba irsuta e si riferisce alle escrescenze attorno alla bocca tipiche delle specie che vivono nel Pacifico.
La specie più grande, l' Orectolobus maculatus, raggiunge la lunghezza di 3.2 metri. Gli Orectolobidae sono dotati di un eccellente mimetismo: sono coperti da segni neri disposti in maniera dimmetrica che li fanno assomigliare a tappeti. Proprio per questo motivo sono spesso chiamati squali tappeto. Il mimetismo è migliorato ulteriormente dalla presenza di alette simili a piantine sulla pelle che circonda la bocca.
Vivono vicini al fondale, e spendono la maggior parte del loro tempo immobili in attesa appoggiati sul fondale stesso. Gli Orectolobidae sfruttano la loro relativa invisibilità per nascondersi tra le rocce e catturare i piccoli pesci ossei che si avvicinano troppo.
Gli Orectolobidae non sono affatto pericolosi se non sono provocati. A volte hanno morso dei sommozzatori o snorkeler che li hanno accidentalmente calpestati, li hanno toccati o hanno impedito loro la via di fuga. Essendo molto flessibili riescono facilmente a mordere una cosa che stia trattenendo la loro coda. Hanno numerosi e piccoli, ma allo stesso tempo appuntiti, denti ed il loro morso pu= essere molto efficace, anche attraverso una muta da sub. Dopo che hanno morso, tendono a trattenere la preda ed è estremamente difficile levarseli di dosso. Un modo per evitare i morsi, è evitare qualsiasi forma di contatto anche accidentale. Anche se non sono aggressivi verso l'uomo, sono spesso pescati, soprattutto per motivi alimentari. La loro carne, con il nome di flake, è molto utilizzata in Australia per la produzione di fish and chips. La loro pelle è inoltre utilizzata nella produzione di cuoio.
BenchÚ molte specie non siano affatto adatte alla vita in acquario per via delle loro grandi dimensioni in età adulta (superano normalmente i 2 metri di lunghezza), gli Orectolobidae hanno un fiorente mercato nell'ambito degli acquari domestici. Molti acquaristi comunque hanno avuto successo nella conservazione, soprattutto delle specie più piccole (ad esempio Orectolobus dasypogon ed Orectolobus wardi). Una caratteristica che li rende adatti alla vita in acquario è il loro stile di vita letergico, che permette loro di sopportare gli spazi angusti del contenitore.
Va detto tuttavia, che alcuni acquaristi vedono questa assenza
di attività come un punto a sfavore e preferiscono altre specie di squalo. Sono principalmente notturni e non possono vivere con altri pesci, che divorerebbero anche se sfavoriti in dimensioni.
A causa del loro lento metabolismo, vengono nutriti meno frequentemente di quanto non si faccia di solito con gli squali.
2 pasti a settimana sono sufficienti. Se denutriti, si notano delle atrofie sui muscoli dorsali. Anche in acquario, riescono a mimetizzarsi tra le rocce.
Esistono 11 specie di Orectolobidae, divise in 3 generi]:
Genere: Eucrossorhinus
Eucrossorhinus dasypogon (Bleeker, 1867)
Genere: Orectolobus
Orectolobus floridus
Orectolobus halei Whitley, 1940.
Orectolobus hutchinsi Last, Chidlow & Compagno, 2006.
Orectolobus japonicus Regan, 1906
Orectolobus maculatus (Bonnaterre, 1788)
Orectolobus ornatus (De Vis, 1883)
Orectolobus parvimaculatus
Orectolobus reticulatus
Orectolobus wardi Whitley, 1939
Genere: Sutorectus
Sutorectus tentaculatus (Peters, 1864) |
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