Engraulidae

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engraulidae engraulidi Clupeiformes
                                                                 
Engraulidae: Engràulidi

Famiglia di Pesci dell'ordine Clupeiformi. Gli Engraulidi vivono in grossi branchi nei mari caldi e temperati, vicino alla costa. Il rappresentante tipico è l'acciuga.

Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Actinopterygii
Ordine: Clupeiformes
Famiglia: Engraulidae

Questi pesci sono molto comuni in tutti i mari caldi e temperati ed alcune specie sono diffuse anche nelle acque dolci delle regioni tropicali. Nei mari europei e nel mar Mediterraneo è presente una sola specie, l'acciuga o alice.
Hanno, nella quasi totalità dei casi, abitudini pelagiche, si trovano sia sottocosta che in alto mare.
Hanno aspetto abbastanza dissimile rispetto ai clupeidi, pesci a cui sono molto spesso associati nei banchi. Hanno infatti una bocca assai più grande, che spesso spera di un buon tratto l'occhio, con mascella superiore prominente e molto più lunga rispetto all'inferiore. Sono presenti molti piccoli denti. L'occhio è grande o molto grande, posto in posizione molto avanzata ed ha una palpebra trasparente. Le scaglie sono piccole e cadono con grande facilità con il solo prendere in mano il pesce. La pinna caudale di solito è forcuta ma in alcune specie di acqua dolce o dei mari tropicali pu= essere molto ridotta; in queste specie la pinna anale è molto lunga. La pinna dorsale è unica, le pinne pettorali sono inserite in basso, le pinne ventrali sono poste molto indietro.
Le specie di mare sono quasi costantemente di colore argentato o blu metallico.
La taglia di questi pesci è piccola o molto piccola.
La stragrande maggioranza delle specie è planctofaga; la comune acciuga si ciba soprattutto di copepodi ed altri piccoli crostacei planctonici.
Le uova sono piccolissime, pelagiche e molto numerose. Le larve che se ne schiudono hanno le stesse abitudini pelagiche e gregarie degli adulti.
Tutte le specie sono gregarie e formano fittissimi banchi, spesso di enormi dimensioni e molto spesso frammisti a clupeidi. L'acciuga si trova spesso assieme alle sardine, alle alacce o alle papaline.
Questi pesci hanno una fondamentale importanza per la pesca professionale di molte parti del mondo. Le tecniche di pesca, di solito con l'uso di reti da circuizione, non differiscono da quelle in uso per catturare i clupeidi. Nei mari italiani l'acciuga è una delle specie più pescate. Le carni sono buone e molto nutrienti, simili a quelle dei clupeidi ma, almeno per quanto riguarda la specie mediterranea, ancora più apprezzate. Quest'ultima specie è stata oggetto negli ultimi decenni di pesca intensiva, ed è apprezzata come alimento fin dall'antichità, poichÚ si conserva molto bene sott'olio, in salamoia o sotto forma di pasta d'acciughe ed è quindi facilmente commerciabile e trasportabile.
Gli engraulidi ed i clupeidi sono importanti anelli della catena alimentare marina, cibo di pesci più grandi come tonni, marlin e pesci spada, cetacei, uccelli marini e predatori di ogni sorta.
Nonostante l'aspetto molto dissimile fino a poco tempo fa venivano classificati tra i Clupeidae.
Il termine dialettale italiano di acciuga, "alice", deriva probabilmente da una salsa (simile alla nostra Pasta d'acciughe) preparata dalle popolazione celtiche nel nord Italia, con le acciughe e alcuni pesci del genere Alosa, chiamata Allec.
Gli stessi Romani preparavano una salsa a base di interiora e di teste di pesce in salamoia, il famoso garum, dove uno degli ingredienti erano sicuramente le acciughe.