steno bredanensis |
steno |
Odontoceti |
Delphinidae |
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Steno bredanensis: Steno
Cetaceo odontoceto appartenente alla famiglia Delphinidae di grosse dimensioni che vive nelle acque calde e tropicali di tutto
il mondo.
Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Sottoclasse: Eutheria
Ordine: Cetacea
Sottordine: Odontoceti
Famiglia: Delphinidae
Genere: Steno
Specie: Steno bredanensis Lesson, 1828
Questo delfino venne descritto per la prima volta da Cuvier nel 1823. Il nome del genere, Steno, del quale questa specie è l'unico membro, deriva dal termine greco che significa 'stretto' e si riferisce al naso della specie - il quale è una caratteristica diagnostica della specie. Il nome specifico commemora van Breda, che cur= gli scritti di Cuvier.
Gli aspetti caratteristici di questo delfino sono la forma conica della testa e il naso snello. Le pinne pettorali sono situate più indietro sul corpo che in altre specie simili di delfini (in mare questo delfino si pu= confondere con la stenella dal lungo rostro, la stenella maculata pantropicale e il tursiope). La pinna dorsale è pronunciata.
Le labbra, la gola e il ventre sono bianco-rosato. I fianchi sono grigio chiaro e il dorso e la pinna dorsale di un grigio un po' più scuro. Il delfino cresce fino a raggiungere circa 2,5 m di lunghezza e circa 150 kg di peso.
La specie è socievole. I gruppi comprendono normalmente una cinquantina di esemplari, ma sono stati registrati anche gruppi di 100. Il delfino non è mai stato osservato seguire le scie, ma compie lo "skim" - nuota, cioè, con la testa e il mento sulla superficie dell'acqua.
La distribuzione e la popolazione dello steno sono scarsamente conosciute. La maggior parte delle attività di ricerca riguardanti il delfino sono state compiute nell'oceano Pacifico orientale, dove è stata ottenuta una stima di 150.000 esemplari. Siamo a conoscenza di numerose catture avvenute in altri mari caldi, anche se si tratta solitamente di catture accidentali. Popolazioni di dimensioni sconosciute esistono nel mar Mediterraneo e dei Caraibi e negli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico. Avvistamenti di esemplari vivi oltre la piattaforma continentale vengono compiuti quasi ovunque.
La popolazione non è ritenuta minacciata dalle attività umane.
Un piccolo numero di individui è stato arpionato dai balenieri giapponesi. Altri sono stati catturati nelle reti a circuizione che i pescatori usano per i tonni. |
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