phoca vitulina

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phoca vitulina foca comune Pinnipedia Phocidae
                                                                 
Phoca vitulina: Foca comune
Mammifero carnivoro appartenente alla famiglia dei Phocidae.

Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Carnivora
Famiglia: Phocidae
Genere: Phoca
Specie: Phoca vitulina Linnaeus, 1758

Vive nelle acque costiere dell'Atlantico settentrionale dalla costa di Murmansk e dall'Islanda fino alla Francia e al Portogallo e dalla Groenlandia e dal Labrador fino al New Jersey; è presente anche nel Mare del Nord, nel Mar Baltico e nel Golfo del Messico; è diffusa nel Pacifico settentrionale dal Messico alla California meridionale fino al Mare di Bering e al mare di Okhotsk.

Lunga 160-200 cm, raggiunge il peso di 75 kg. Il pelo è formato da peli setolosi rigidi e lucenti, sotto i quali si stende una incerta lanugine, è di colore prevalentemente grigiogiallino con macchie marroncine o nerastre sul dorso. I piccoli appena nati sono coperti da una lanugine bianca, ma perdono questo loro pelo di gioventù già durante o poco dopo la nascita. Il corpo si assottiglia gradualmente dalle spalle alla coda, è tondo ed affusolato. Anche la testa è decisamente tonda e ricorda più quella di un gatto che quella di un cane. Il muso è corto, dal labbro superiore si dipartono dei mustacchi di dure setole un po' ondulati. Gli occhi sono grandi, scuri e vivaci. Il canale uditivo privo di padiglione è rivelato da una piccola protuberanza triangolare nell'orbita.

La piccola foca poche ore dopo la nascita è in grado di nuotare ed immergersi e, anche in caso di pericolo, di seguire il branco in fuga. Senza essere spinta o incitata dalla madre entra subito nell'umido elemento con cui prende immediatamente confidenza e dove la segue la madre che è di una sollecitudine commovente. Nelle settimane successive alla madre non resta che mettersi alle calcagna di questo figlio molto capriccioso e intraprendente che tiene letteralmente la madre al guinzaglio anzichÚ essere guidato da lei. Questa sua completa disponibilità verso il figlio esclude categoricamente che possa occuparsi di un secondo.

Se una foca partorisce in via eccezionale due gemelli, il secondo rimane senza sorveglianza e senza assistenza e spesso muore di fame. Questi sfortunati ½cadetti+ vengono chiamati ½strilloni+ perchÚ lanciano con grande strepito richiami, senza trovare ascolto, verso la madre completamente assorbita nelle cure del primo figlio. Per quasi una settimana essi devono penare prima di morire miseramente, perchÚ nessun'altra foca è disposta ad allattarli a meno che non abbia perduto il proprio figlio. Talvolta per= gli abitanti della costa, che conoscono la misera situazione degli ½strilloni+, se li prendono in casa, li imboccano e li lasciano poi liberi. Ai piccoli di foca il latte di mucca mescolato a olio di fegato fa molto bene ed essi ben presto si affezionano moltissimo e anche a distanza di tempo riconoscono chi li ha accuditi.

Possiamo considerare le foche come animali molto intelligenti. Sanno adattarsi alle varie situazioni, colgono al volo il pericolo che le minaccia e allora diventano prudentissime. Le foche poste di sentinella fiutano, guardano e avvertono gli stimoli in maniera eccezionale. Soprattutto l'udito pare che sia cosý fine da autorizzarci a parlare di una certa sensibilità musicale. Questi animali sono attirati potentemente dalla musica, dai canti o dal suono delle campane. Riconoscono alla voce il loro istruttore, accorrono se chiamate, invece non degnano di attenzione il richiamo di persone estranee. Solo per un osservatore superficiale la loro flemma pu= apparire in contrasto con la prontezza dei loro riflessi. Come animali notturni esse infatti passano la più parte del giorno riposando, dormendo o sonnecchiando oppure facendo copiosi bagni di sole. Finiscono cosý con l'apparire pigrissime o mezzo stordite, adoratrici del sole che solo con fatica riprendono contatto con la realtà.

Della foca comune esiste un'altra sottospecie d'acqua dolce, nel Lower Seal Lake vicino alla baia di Hudson. Si tratta certamente di sopravvivenze delle epoche glaciali, rimaste in queste acque - come le diverse sottospecie di acqua dolce della foca dagli anelli, viventi nelle grandi acque continentali dell'Asia - quando i ghiacciai si ritirarono.