orcaella brevirostris |
orcella asiatica |
Odontoceti |
Delphinidae |
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Orcaella brevirostris: Orcella asiatica
Specie di delfino che vive nei pressi delle coste e negli estuari di alcune regioni dell'Asia sud-orientale;
Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Sottoclasse: Theria
Infraclasse: Eutheria
Superordine: Laurasiatheria
Ordine: Cetacea
Sottordine: Odontoceti
Famiglia: Delphinidae
Sottofamiglia: Orcininae
Genere: Orcaella
Specie: Orcaella brevirostris Gray, 1866
Questa specie ha un grosso melone e una testa smussata e arrotondata. Il rostro è indistinto. La pinna dorsale è breve, smussata e triangolare. + situata a circa due-terzi della lunghezza del dorso. Le pinne pettorali sono lunghe e larghe. Presenta ovunque una colorazione chiara - leggermente più bianca sulle regioni inferiori che sul dorso.
La lunghezza è di circa 1 m alla nascita e 2,3 m alla piena maturità. Il neonato pesa circa 10 kg. Gli adulti possono raggiungere i 130 kg. La durata della vita è di circa 30 anni.
L'orcella asiatica è un nuotatore lento. Affiora in superficie rotolando su se stesso e lasciando immersa completamente solo la punta della coda.
Sputano getti d'acqua dalla bocca mentre tengono la testa fuor d'acqua. Ai delfini di questa specie tenuti in cattività è stato insegnato a fare questo su richiesta
Sebbene a volte venga chiamato in inglese delfino di fiume dell'Irrawaddy non è un vero delfino di fiume, ma un delfino oceanico che vive nei pressi delle coste ed entra nei fiumi, inclusi il Gange e il Mekong, cosı come l'Ayeyarwady (Irrawaddy) da cui ha preso il nome comune inglese (Irrawaddy dolphin, delfino di Irrawaddy). Il suo areale si estende dalla baia del Bengala alla Nuova Guinea e all'Australia settentrionale.
Nelle Filippine esiste una piccola popolazione di O. brevirostris nello stretto di Malampaya, nella parte settentrionale dell'isola di Palawan. I delfini sono confinati alle regioni interne dello stretto, mentre i più comuni tursiopi vivono nelle regioni confinanti questo loro piccolo rifugio. La popolazione fu scoperta e descritta per la prima volta nel 1986 e a quei tempi consisteva di 77 individui. A causa delle attività antropogeniche questo numero si è ridotto a 47 delfini nel 2007.
L'orcella asiatica venne identificata da Sir Richard Owen nel 1866 ed è una delle due specie del genere (l'altra è l'orcella australiana, scoperta recentemente). Nell'aspetto è simile al beluga. A volte è stato classificato sia in una famiglia comprendente solamente questa specie che nei Monodontidi e nei Delfinatteridi. Al giorno d'oggi si tende soprattutto a classificarlo nella famiglia dei Delfinidi.
Geneticamente l'orcella asiatica è strettamente imparentata con l'orca. Il nome della specie, brevirostris, deriva dal latino e significa breve rostro. Nel 2005 le analisi genetiche hanno mostrato che l'orcella australiana che vive sulle coste dell'Australia settentrionale forma una seconda specie del genere Orcaella.
A causa delle loro abitudini costiere le orcelle asiatiche sono più suscettibili alle interferenze di altri delfini di fiume. La minaccia più diretta è la cattura per il loro olio. Come specie minacciata sono protetti legalmente dalla caccia, anche se è difficile far rispettare la legge lungo decine di migliaia di miglia di linea costiera. Intrappolamenti nelle reti da pesca e morti a causa dei danni causati dagli esplosivi usati nella pesca sono comuni in Vietnam e Thailandia. Da sempre la distribuzione delle sue popolazioni ed il degrado dell'habitat preoccupano i conservazionisti. L'influenza umana, cosı come le reti poste lungo i canali fluviali, restringono i movimenti ed isolano le popolazioni, causando il loro declino. Si crede che la popolazione del lago Chilka, in India, che ha sofferto a causa delle reti da pesca e delle reti a strascico, sia diminuita a non più di 50 individui.
In Myanmar sono stati documentati delle orcelle asiatiche che partecipavano a pesche collettive con uomini che lanciavano le reti verso i pesci guidati verso di loro in risposta ai segnali acustici dei delfini.
Vengono anche fatte esibire nei delfinari. Sebbene questa pratica sia meno comune rispetto al passato ha ancora un significativo impatto locale.
Considerata nel suo insieme la specie è considerata dalla IUCN come vulnerabile. Alcune sub popolazioni, come quelle del fiume Mahakan, del fiume Mekong, del fiume Ayeyarwady, del lago Songkhla e dello stretto di Malampaya, sono considerate in pericolo critico di estinzione. |
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