Trilobita |
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Trilobita: Trilobiti: Il nome trilobita fa riferimento non alla partizione in cephalon, torace e pygidium, ma ai tre lobi longitudinali evidenziati nel disegno.
Organismi esclusivi del Paleozoico, comparsi sin dall'inizio del Cambriano già molto ben differenziati, hanno il massimo sviluppo nell'Ordoviciano e nel Siluriano; diminuiscono di numero e d'importanza nel Devoniano, periodo nel quale si estinguono numerose famiglie. Con due sole famiglie (Proetide e Phillipsia), si estinguono completamente nel Permiano. Fino ad oggi sono stati determinati circa 1.500 generi e 10.000 specie di trilobiti. Ottimi fossili guida, e buoni indicatori di facies in quanto vivevano a piccole profondità, presso le coste o all'imboccatura di estuari, molte specie costituiscono indicatori cronostratigrafici. La classificazione si basa soprattutto sui caratteri morfologici del cephalon (forma e struttura della glabella, della sutura facciale), sul numero dei segmenti che compongono il thorax e sul numero di quelli che, fusi tra loro, vanno a costituire il pygidium.
Classificazione scientifica:
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Ramo: Bilateria
Superphylum: Protostomia Ecdysozoa
Phylum: Arthropoda
Subphylum: Trilobitomorpha
Classe: Trilobita
Ordini:
Agnostida
Asaphida
Corynexochida
Nektaspida
Ptychopariida
Phacopida
Proetida
Lichida
Odontopleurida
Redlichiida
Erano animali esclusivamente marini, bentonici vagili, noti solo nei depositi del Paleozoico. La notevole importanza di questi animali è dimostrata dai numerosi adattamenti che ne hanno permesso la colonizzazione di ambienti molto diversificati. Prevalentemente erano animali bentonici che scavavano nei sedimenti e vivevano sui fondali. Sospensivori, si nutrivano di microorganismi rinvenuti nel fango.
Molto diffusi nel mondo. In Italia erano presenti: in Carnia, in Sardegna e in Sicilia, cioè dove affiorano rocce sedimentarie paleozoiche. |
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