Laminaria digitata |
Kombu |
Phaeophyta |
Laminariaceae |
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Kombu o Konbu: Laminaria digitata
Molto usata in cucina per insaporire e addolcire in modo naturale, per ammorbidire altri cibi o semplicemente come una qualsiasi altra verdura.
Con questo nome viene commercializzata un'ampia gamma di alghe brune, appartenenti al gruppo delle laminarie, che crescono in abbondanza appena sotto la superficie dell'acqua. La kombu è un'alga bruna della classe delle Feoficee, il nome scientifico delle sue varietà è Laminaria japonica (Giappone) e Laminaria digitata (Bretagna).
Classificazione scientifica:
Regno: Algae
Divisione: Heterokontophyta
Classe: Phaeophyceae
Ordine: Laminariales
Famiglia: Laminariaceae
Genere: Laminaria
Specie: Laminaria digitata (Hudson) J.V. Lamouroux
Tali alghe variano tra loro molto nella forma, ma in generale sono caratterizzate da larghe fronde, lisce e lucenti. Sono state usate fin dall'antichità non solo in Estremo Oriente, ma lungo le coste atlantiche, con diverse denominazioni: wrack, tangle, oarweed. In inglese wrack significa alghe, rifiuti di mare (che talvolta sono usati per concimare), tangle significa millefoglie acquatico ed oarweed significa letteralmente erbacce che si attaccano ai remi.
È un'alga ricca di polisaccaridi e minerali come ferro, calcio, iodio, magnesio, e viene raccomandata in casi di sclerosi, nel trattamento delle artriti, nell'iper e ipotensione, negli squilibri ghiandolari, nelle malattie polmonari, e cardiovascolari, malattie della tiroide, come anche nella prevenzione delle malattie degenerative.
Tale alga è ricca di acido alginico, forte sostanza collosa che sostiene la struttura della pianta e che la rende abbastanza flessibile tanto da sopportare l'andirivieni della risacca, tipica del suo habitat naturale.
L'acido alginico di per sé non è digeribile ed ha un forte potere legante, agisce come un depurativo naturale dell'intestino, raccogliendo le tossine lungo le pareti del colon e consentendo la loro naturale eliminazione; la kombu rinforza anche l'intestino e una preparazione giapponese conosciuta come shio-kombu è stata usata per molti secoli come rimedio per la colite. La shio-kombu si prepara ammollando la kombu e tagliandola in quadratini, cucinandola con shoyu ed acqua finché non sia morbida e l'acqua non sia del tutto evaporata. Ne vengono serviti alcuni pezzetti ad ogni pasto.
La kombu è anche ricca di acido glutammico, la versione naturale della sostanza aromatizzante detto glutammato monosodico, oggi sintetizzato chimicamente a partire dalla melassa.
La kombu contiene anche due zuccheri semplici: glucosio e mannitolo, importanti per i diabetici, poiché non elevano il tasso di glucosio nel sangue.
È una delle alghe più ricche di iodio e per secoli i cinesi l'hanno usata per curare il gozzo endemico. In Estremo Oriente, la kombu è consumata regolarmente.
Contiene anche certi amminoacidi che agiscono da leggeri stimolanti delle membrane mucose e del sistema linfatico ed ha una funzionalità regolatrice dell'alta pressione sanguigna, specialmente negli anziani. Poiché promuove un assorbimento ed una distribuzione equilibrata delle sostanze nutritive nel corpo, la kombu è anche benefica sia per le persone in sovrappeso che in sottopeso, aiutandole a ripristinare il peso ottimale. |
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