Entacmaea quadricolor |
Attinia a fiasco |
Actiniaria |
Actiniidae |
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Entacmaea quadricolor: Attinia a fiasco o attinia a bolle
Ordine degli Attiniari; molto colorato e molto decorativo proviene dal Mar Rosso, dall'oceano Indiano e dall'oceano Pacifico.
Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Ramo: Radiata
Phylum: Cnidaria
Classe: Anthozoa
Sottoclasse: Zoantharia
Ordine: Actiniaria
Sottordine: Nyantheae
Infraordine: Thenaria
Famiglia: Actiniidae
Genere: Actinia
Specie: Entacmaea quadricolor
Grosso anemone (40 cm diametro), con tentacoli lunghi 10 cm circa, che verso l'estremità presentano un tipico rigonfiamento (non sempre presente). L'equatore del rigonfiamento può essere bianco. Colore brunastro o verde, punte dei tentacoli a volte rosa o blu, tutti i tentacoli possono in alcuni casi avere una colorazione fluorescente rossastra. Colonna liscia, ma di solito non la vediamo (in quanto profondamente infilata in spaccature).
Se i tentacoli mostrano il tipico rigonfiamento, è inconfondibile. A tentacoli "sgonfi" è possibile la confusione con altre grosse anemoni, come Heteractis magnifica o Macrodactyla doreensis. La prima ha di solito la colonna esposta, la seconda vive in ambienti sabbiosi.
Sessile e completamente privo di un sostegno scheletrico, si fissa su di un sostegno, quale una roccia o una madrepora, mediante un disco adesivo detto piede, di un color marroncino verdastro.
In cima al piede si trova l'apertura boccale dello stesso colore del piede, circondata da una corona di tentacoli lunghi fino a 10 cm.
I tentacoli, traslucidi ed opalescenti, di color rosso, rosa o blu, presentano verso l'apice, generalmente di un colore più acceso del resto, un rigonfiamento a forma di fiasco o di cipolla, dello stesso colore del tentacolo o, a volte, biancastro; i tentacoli sono ricoperti da numerosissime cellule urticanti, dette "cnidoblasti" e vengono utilizzati dall'animale sia come difesa da eventuali predatori che per procurarsi il cibo.
Robusto, per essere un invertebrato, è molto adatto all'acquario di barriera in convivenza con altri invertebrati e pesci di piccola grandezza, preferibimente Amphiprion, con i quali instaura spesso un rapporto di simbiosi.
Non è consigliabile, invece, avvicinarlo ad altri invertebrati sessili che potrebbero essere ustionati dalle sue potenti cellule urticanti o abbinarlo a pesci lenti, come Hyppocampus, che potrebbero venir catturati e mangiati.
Preferisce sistemarsi in un luogo fortemente illuminato da lampade fluorescenti lineari con una colorazione di 10.000 KĻ ed oltre o con lampade HQI ed interessato da una certa corrente di acqua.
Carnivoro, si nutre di tutto ciò che arriva a portata dei suoi tentacoli urticanti: sia mangime secco sia surgelato: artemie o chironomus; se molto grande questo anemone può essere nutrito anche con pezzeti di pesce o di polpa di cozza.
È una specie zooxantellata. Forma associazioni obbligate con alcune specie di pesce pagliaccio. Nella nostra area con Premnas biaculeatus, Amphiprion clarkii, Amphiprion melanopus (principalmente associato con la forma coloniale). Occasionale associazione con Dascyllus trimaculatus. |
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