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Cryptophyta: Criptomonadi:
Gruppo di alghe, la maggior parte dei quali hanno cloroplasti. Sono comuni nelle acque dolci, ma si trovano anche in habitat marine e salmastre. Sono di forma appiattita con una dimensione di circa 10-50 micron. Hanno una cavità con due flagelli leggermente disuguali.
Classificazione scientifica:
Dominio: Eukaryota
Regno: Chromalveolata
Phylum: Cryptophyta
Classe: Cryptophyceae
Ordine:
Cryptomonadales
Genere:
 Campylomonas
 Chilomonas
 Chroomonas
 Cryptomonas
 Falcomonas
 Geminigera
 Guillardia
 Hemiselmis
 Plagioselmis
 Proteomonas
 Storeatula
 Rhodomonas
 Teleaulax
Ordine:
Goniomonadales
Genere:
 Goniomonas
Descrizione:
Si distinguono per la presenza di extrusomes specializzati chiamati ejectisomes, che consistono di due nastri a spirale collegati che si tengono in tensione che reagiscono a sollecitazioni meccaniche, chimiche o di luce, spingendo la cellula a saltare a zig-zag. Gli jectisomes grandi, associati alla cavità flagellare (esofago), sono visibili solo al microscopio; quelli più piccoli si trovano in altre parti della cellula.
Hanno uno o due cloroplasti, (fatta eccezione per il genere Chilomonas che ha leucoplasti e il genere Goniomonas che manca del tutto di plastidi), che contengono clorofille A e C, phycobiliproteins e altri pigmenti, e variano di colore dal marrone al verde. Ognuno è circondato da quattro membrane, con un nucleo ridotto di cellule, chiamate nucleomorph,tra le due metà. Studi di genetica hanno dimostrato che i cloroplasti sono derivati da un simbionte eucariota come l'alga rossa.
Pochi Criptomonadi, come Cryptomonas, possono formare fasi palmelloid, ma possono facilmente sfuggire al muco che li circonda per diventare free-flagellati che vivono ancora. I flagelli dei Criptomonadi sono inseriti parallelamente l'uno all'altro, e sono coperti da peli bipartiti chiamati mastigonemes, costituiti all'interno del reticolo endoplasmatico e trasportati alla superficie della cellula. Piccoli peli possono essere presenti anche sul corpo cellulare.
Classificazione:
Originariamente i Criptomonadi sono stati considerati parenti stretti dei dinoflagellati a causa della loro simile pigmentazione. Più tardi i botanici li trattavano come una divisione separata, Cryptophyta, mentre gli zoologi li trattavano come l'ordine delle flagellate Cryptomonadida. Non è necessario dimostrare che i cloroplasti dei criptomonadi sono strettamente collegate a quelle del genere heterokonts e del genere haptophytes. |
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