Babylonia japonica

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Babylonia japonica Babylonia japonica Gasteropodi Buccinidae
                                                                 
Babylonia japonica:
Mollusco gasteropode d'acqua salata appartenente alla famiglia tropicale dei Buccinidae

Classificazione scientifica:
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Ramo: Bilateria
Superphylum: Protostomia
(clade): Lophotrochozoa
Phylum: Mollusca
Subphylum: Conchifera
Classe: Gastropoda
Sottoclasse: Orthogastropoda
Superordine: Caenogastropoda
Ordine: Sorbeoconcha
Sottordine: Hypsogastropoda
Infraordine: Neogastropoda
Superfamiglia: Buccinoidea
Famiglia: Buccinidae
Genere: Babylonia
Specie: Babylonia japonica Reeve, 1842

Diffusione e habitat:
Contrariamente a quanto può far ritenere l'epiteto specifico, la specie in questione non è diffusa solo nei mari giapponesi ma in tutto il bacino dell'oceano Indiano e del Pacifico.

Descrizione:
La specie in questione è molto attraente e presenta una conchiglia color crema parzialmente maculata.
Solitamente la conchiglia diventa lunga 3-4 cm, ma in casi eccezionali con pure il mollusco può arrivare a 10 cm.

Sono provvisti di una curiosa "proboscide" che possono infiggere nel corpo delle prede e di una radula con soli 3 denti, ma molto acuminati, per fila, rispetto alle decine di dentini che servono ai gasteropodi alghivori per raschiare le alghe dal substrato.

Comportamento:
Mollusco predatore per eccellenza. Trascorre buon parte della giornata infossata nella sabbia, da dove esce con insospettabile rapidità, spostandosi velocemente sul fondo, al calar della sera o quando sente "odore" di cibo.

Riproduzione:
Degna di nota per il fatto che la riproduzione avviene con una fecondazione interna e le uova, della taglia di un grano di pepe, sono avvolte da una capsula rigida e deposte in ammassi a volte grandi come un pugno.

Alimentazione:
Gasteropode carnivoro. Pur disdegnando le alghe resta un'ottima "spazzina" in mancanza di carogne o substrati ricchi di sostanze organiche, si dedichi attivamente alla caccia di pesci ed invertebrati con cui sfamarsi. A volte caccia anche in gruppo, composti almeno da 5 soggetti.

Stato di conservazione:
Minacciata dall'inquinamento e dalla pesca, soprattutto per il mercato acquariofilo.

Acquariofilia:
Si può allevare e riprodurre con successo in un acquario di barriera da almeno 350 litri. Accetta volentieri mangime in compresse per pesci di fondo, ma in mancanza di esso attacca i pesci e gli invertebrati dell'acquario. La sua caccia si estende pure sui vetri sui quali si muove con estrema velocità. Va allevata in un numero minimo di 5 esemplari, meglio se una decina circa, in compagnia di pesci grandi e veloci, assolutamente non con pesci della famiglia dei Synchiropus che sembra siano i più predisposti ad essere predati, meglio evitare anche quella con gamberetti, granchietti ed, ovviamente, altri molluschi. L'allevamento di questa specie è peraltro molto interessante e divertente.