Alpheus dentipes

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Alpheus dentipes Gambero pistolero Malacostraca Alpheidae
                                                                 
Alpheus dentipes: Gambero schioccatore, Gambero pistolero

Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Arthropoda
Subphylum: Crustacea
Classe: Malacostraca
Sottoclasse: Eumalacostraca
Superordine: Eucarida
Ordine: Decapoda
Sottordine: Caridea
Famiglia: Alpheidae
Genere: Alpheus
Specie: Alpheus dentipes Guérin-Méneville, 1832

Specie affini: Alpheus ruber, Alpheus megacheles

In natura vive nel Mar Mediterraneo, Mar Nero, coste africane dell'Atlantico. Frequente nella zona costiera superiore, dove vive rintanato nelle cavità delle rocce o in cuniculi scavati nella sabbia tra le rocce o tra le praterie di fanerogame

Raggiunge una lunghezza di 2 o 3 cm. Le chele sono piuttosto grandi in proporzione al corpo, ed una chela (destra o sinistra) sempre più grande dell'altra. La colorazione è variabile.

E' in grado di produrre un forte schiocco per mezzo di un particolare meccanismo di scatto nell'articolazione della chela pi?nde: il rumore, spesso descritto come quello di un vetro che si rompe, pu??sere usato per intimorire o disorientare un eventuale aggressore.

In cattività è necessario un ambiene con temperatura stabile che offra all'Alpheus la possibilità di rintanarsi, in quanto passa gran parte del tempo al riparo da ogni sguardo estraneo.

Animale estremamente timido, si lascia vedere molto raramente, soprattutto alla notte (periodo nel quale è attivo), oppure quando si affaccia all'imboccatura della tana. Molto più facile scoprirne la presenza attraverso il rumore prodotto. E' un grande scavatore.

Si nutre di detriti e di avanzi di cibo che si depositano sul fondo.

Se sopreso allo scoperto, può essere potenzialmente preda di ogni pesce non strettamente erbivoro.

E' conosciuto comunemente come Gambero schioccatore.
Come buona parte degli appartenenti al genere Alpheus questa specie, per mezzo di un particolare meccanismo di scatto della chela più grande è capace di produrre un forte suono che ricorda all' incirca quello di un bicchiere di vetro che si rompe. L' animale ha il bordo anteriore del prolungamento sopra-oculare angoloso (simile alla specie macrocheles); il margine del palmo è inciso mentre il margine inferiore del meropodite dei pereiopodi 3 e 4 è provvisto di spina. Sia la chela più grande (che può essere sinistra o destra) sia quella più piccola sono ricoperte nelle loro estremità di formazioni setolose molto evidenti. Le antenne sono abbastanza sviluppate. L' animale, la cui lunghezza non oltrepassa i 20-25 mm, ha una colorazione bruno-verdastro, bruno-rossiccio o arancio-brunastro. Sul cefalotorace, superiormente, è presente spesso una caratteristica macchia di colore rosso-mosto ascrivibile, per forma, ad una balestra. Il periodo riproduttivo va da marzo ad ottobre con sensibili variazioni a seconda delle località. L' animale è comune su fondi rocciosi, pietrosi ma non disegna anche fondi a Posidonia. Lo si incontra spesso anche nei buchi scavati dalle foladi (molluschi marini bivalvi come Pholas dactylus) e all'interno di spugne.