Dryopithecus |
Driopiteco |
18- 23 Ma |
Francia 1856 |
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Dryopithecus: Driopiteco: Scimmia delle querce
Scimmia antropomorfa estinta i cui resti furono trovati per la prima volta nel sud della Francia nel 1856. Rappresenta il primo fossile noto di scimmie antropomorfe. Dryopithecus è stato a lungo ritenuto un antenato dell'uomo, ma attualmente si pensa sia più simile alle Ponginae.
Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Classe: Mammalia
Superordine: Euarchontoglires
(clade): Euarchonta
Ordine: Primates
Sottordine: Haplorrhini
Infraordine: Simiiformes
Parvordine: Catarrhini
Superfamiglia: Hominoidea
Famiglia: Hominidae
Sottofamiglia: Homininae
Tribù: Hominini
Sottotribù: Dryopithecina
Genere: Dryopithecus
Il genere Dryopithecus comprende diverse specie:
Dryopithecus fontani, designato dallo scopritore Édouard Lartet in onore del naturalista amatoriale Fontan
D. cautleyi
D. chinjiensis
D. frickae
D. pilgrimi
D. punjabicus
D. sihongensis
D. sivalensis
Il Dryopithecus visse tra il Miocene medio ed il Miocene superiore in Africa e in Eurasia, dove oltre che in Francia, è stato trovato in Spagna, Ungheria e Cina.
I primi resti di Dryopithecus furono rinvenuti nel 1856 nel sito di Saint-Gaudens nell' Haute Garrone, in Francia.
Dopo essersi sviluppato a sud della Rift Valley africana, si spanse in tutta l'Africa per poi approdare in Europa e Asia. Misurava circa 60 cm di lunghezza e, benché fosse probabilmente capace di camminare eretto, si spostava soprattutto a quattro zampe. Tuttavia non si appoggiava alle falange delle mani come le grandi scimmie antropomorfe quali lo scimpanzé e il gorilla.
I denti a cinque cuspidi e la tipologia giovanile delle fessurazioni dei suoi molari, nota come disposizione 5Y, è tipica dei dryopithecidi e degli ominoidi in generale.
Il Dryopithecus conduceva una vita arboricola e si cibava di bacche e frutta che trovava nel suo habitat. |
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