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Australopithecus boisei Uomo schiaccianoci 1,8 Ma Tanzania 1959
                                                                 
Australopithecus boisei: Uomo schiaccianoci.

Specie di ominide del genere Australopithecus, vissuto tra 2,6 e 1,2 milioni di anni fa nell'Africa orientale durante il Pliocene e il Pleistocene.

Il primo fossile di Australopithecus boisei, inizialmente classificato come Paranthropus boisei e chiamato Zinjanthropus boisei, venne identificato da Mary Leakey nel 1959 nella gola di Olduvai in Tanzania.

La scoperta avvenne il 17 luglio 1959 nella gola di Olduvai in Tanzania, ad opera dell'antropologa Mary Leakey.

Il fossile OH 5 comprendeva un teschio completo, risalente a circa 1,8 milioni di anni, che aveva le caratteristiche corrispondenti ad un Australopithecus robustus.

L' A. boisei era un abitante della savana e delle boscaglie. Le dimensioni ricostruite per gli esemplari adulti indicano un peso di 65 kg per i maschi, con un'altezza attorno a 130 cm; le femmine pesavano sui 45 kg con un'altezza di 105 cm. Le differenza tra le dimensioni dei due sessi è tipica del dimorfismo sessuale che caratterizza quasi tutte le specie di di australopiteci.

Il volume del cervello probabilmente poteva arrivare a 530 cm¦.
La struttura robusta del cranio indicava una specializzazione masticatoria e aveva molti tratti in comune con un odierno gorilla. I molari posteriori erano molto grandi, più del doppio di quelli di un uomo moderno. Fu soprannominato "Uomo schiaccianoci" proprio perché i suoi denti sono i più grandi e il suo smalto il più spesso tra tutti gli ominidi finora ritrovati. Questa morfologia cranio-dentale indica una dieta a base di cibi vegetali duri come tuberi, noci e semi. L'analisi del tipo di usura e microfessurazioni dei molari sembra invece indicare che i cibi duri non fossero una componente regolare della dieta dell' A. boisei, ma che venissero utilizzati in assenza di altre tipologie di cibo.

Calco del cranio ritrovato nel 1959 da Mary Leakey e della mascella ritrovata da Kimoya Kimeu nel 1964 .Richard Leakey, figlio di Louis e Mary, negli anni 1969 e 1970 scoprì altri due fossili appartenenti alla stessa specie, entrambi a Koobi Fora nei pressi del lago Turkana in Kenia.
Il primo, KNM-ER 406, era un cranio mancante dei denti, risalente a 1,7 milioni di anni, con una capienza cranica di 510 cm¦.
Il secondo, KNM-ER 732, si dimostrò di dubbia attribuzione. Alcune sue caratteristiche lo rendevano più vicino all'Homo habilis, ma le dimensioni del cranio, appena 500 cc., lo rendevano profondamente diverso.
Alcuni scienziati hanno ipotizzato che tale differenza sia da attribuire ad un caso di dimorfismo sessuale.

L'ultimo esemplare appartenente a questa specie, KGA10-525, venne trovato da Awoke Amzaye nel 1993 a Konso in Etiopia.
Il fossile era costituito da molti frammenti del teschio, compresa la mascella inferiore.
La sua età geologica è di 1,4 milioni di anni. Il volume dell'encefalo era di circa 545 cm¦, mentre alcuni dei suoi tratti lasciano pensare che questo esemplare rappresenti una variazione nella linea evolutiva in questa specie.