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British shorthair
Britannico a pelo corto: British shorthair
Razza di gatto domestico, la più diffusa nei registri del Governing Council of the Cat Fancy (GCCF) del Regno Unito dal 2001.

Si dice che il progenitore del british shorthair non abitava in Gran Bretagna ma in Egitto. Era il gatto preferito del generale egizio Gasthelos e di sua moglie Scota, un gattone pasciuto e coccolatissimo, considerato effigie vivente di una divinità. Gasthelos per ordine del faraone inseguì gli Ebrei in fuga sino al Mar Rosso, e quando le sue truppe furono inghiottite dalle acque che si erano miracolosamente aperte per far passare i fuggitivi, per salvarsi dell'ira del faraone, decise di radunare i soldati superstiti e di tentare la sorte fuori dall'Egitto, partendo verso l'ignoto per fondare una nuova nazione. Naturalmente il gatto lo seguì e fu invocato come propiziatore di buona sorte. Gasthelos e Scota si fermarono dapprima nel regno di Brigantium, l'attuale Portogallo, quindi proseguirono sino alla Gran Bretagna, e si stabilirono in quella terra che chiamarono Scozia in onore di Scota. Il gatto mostrò di gradire molto la nuova dimora, si accoppiò con molte gatte che vivevano allo stato selvatico, e da queste unioni nacquero i primi esemplari di british shorthair.

British Shorthair è il discendente dei gatti portati in Gran Bretagna dai Romani che furono, poi, incrociati con i gatti selvatici nativi. Storicamente si sa che il British shorthair visse allo stato selvatico, o quantomeno non fu riconosciuto ed allevato come razza a sè, sino al XIX secolo. Nella seconda metà del 1800 Harrison Weir decise di selezionare la razza di questo gatto nella sua varietà blu e lo presentò per la prima volta all'esposizione felina del Crystal Palace nel 1871. I british blue furono per lungo tempo confusi ed incrociati con i gatti certosini francesi, ma le caratteristiche del genotipo di queste due razze è alquanto diversa. La popolarità della razza è diminuita dal 1940, ma dalla fine della seconda guerra mondiale i programmi di allevamento si sono intensificati e la popolarità della razza salì ancora una volta. Per un certo periodo i british furono incrociati con i gatti persiani per rendere il loro corpo più soffice e la testa più tonda. Oggi questi incroci non sono più ammessi perché lo standard di razza si è sufficientemente stabilizzato. Inoltre oggi sono ammesse ed apprezzate molte varietà di colore che si sono affiancate al tradizionale blu.

Lo standard di razza (ANFI/FIFE): I British Shorthair sono massicci, con un foltissimo pelo che lo rende simile ad un peluche, definito come crisp, ma sofficissimo al tatto. Gli occhi sono grandi, rotondi e molto espressivi; possono essere di molte varietà di colore: rame, giallo oro, verde e blu; la maggioranza li ha arancio o rame. La testa del gatto è rotonda e piena, con le guance paffute, soprattutto nei maschi. Il corpo di questo felino è grande, robusto e muscoloso, descritto come cobby. La razza ha un largo petto, spalle e fianchi robusti e le gambe corte, con rotonde zampe e una coda ben fornita di pelliccia, che termina in una punta arrotondata.

I maschi di questa razza sono più grandi delle femmine, la differenza di dimensioni tra di loro è più facilmente vista rispetto ad altre razze. I maschi sono del peso medio di 6-8 kg, mentre le femmine possono pesare fino a 5-7 kg. Come per altre molte razze, i maschi adulti possono anche sviluppare importanti guance che li differenziano dalle femmine. La durata della vita tipica di questa razza è di 14-20 anni.

Testa: 30 punti secondo lo Standard FIFé. Dimensioni medio-grandi. Forma rotonda e massiccia con cranio largo. La testa poggia su un collo massiccio, corto, ben sviluppato.
Naso corto, largo e diritto, con una leggera depressione ma non con uno stop simile a quello degli Exotic e dei Persiani. Mento forte.
Orecchie piccole, ben distanziate e leggermente arrotondate in punta.
Occhi: 10 punti secondo lo Standard FIFé. Grandi, rotondi, distanziati e bene aperti. Il colore varia a seconda del colore del mantello; nel british blue sono arancio, dorato, rame, e tendono a scolorire leggermente con l'età.
Corpo: 20 punti secondo lo Standard FIFé. Struttura muscolosa e raccolta, di taglia medio-grande (un maschio in forma pesa 5-6 kg), tronco tozzo e tutto della stessa larghezza, spalle larghe, petto arrotondato e cassa toracica sviluppata, il corpo è leggermente più lungo del cobby. Forte dimorfismo sessuale: la femmina è più piccola del maschio.
Zampe massicce e corte con piedi rotondi e saldi.
Coda corta e folta, con la punta leggermente arrotondata.
Mantello: qualità e tessitura: 10 punti secondo lo Standard FIFé. Corto e folto, tessitura con buon sottopelo denso. Non eccessivamente morbido, ma crisp e piacevole al tatto.
Mantello: colore disegni e pezzature: 25 punti secondo lo Standard FIFé. Il colore del pelo deve essere uniforme dalla punta alla radice, eccetto per le varietà tabby e silver.
I British Shorthair sono presenti in molti colori. Per molti anni, la variante più popolare è stata quella blu e fino a pochi anni fa questo gatto veniva chiamato anche "British Blue". Il blu rimane, comunque, uno dei colori più popolari della razza, anche se ora c'è una grande varietà di altri colori e varianti cosiddette "pattern accepted" riconosciute da molti enti e associazioni. Questi includono i colori nero, blu, bianco, rosso, crema, cioccolato, lilla, cinamon (cannella) e fawn (daino). Il British Shorthair può essere monocolore (i più diffusi) o presentare un mantello con più colori, come i colourpoint, i tabby, i silver (ombreggiati) e i bicolori. Tutti i colori scuri si possono prsentare anche nelle femmine nella diverse varietà tartaruga (black tortie, chocolate tortie, blue tortie, lilac tortie, ecc...), che è una combinazione di rosso o crema con altri colori.

I colori si possono così schematizzare:


Tra gli unicolori il blu: è il colore più conosciuto. Il British blu ha mantello grigio/blu e, come gli altri unicolori, non deve presentare marcature tabby;
nero, bianco, rosso, crema, chocolate (marrone come il cioccolato al latte), lilac (grigio rosato), cinnamon e fawn;
black tortie (squama di tartaruga nera), blue tortie (squama blu o blu-crema) chocolate tortie (squama cioccolato), lilac tortie (squama lilla), cinnamon tortie (squama cannella), fawn tortie (squama daino).
smoke,
tabby: blotched, mackerel, spotted;
silver tabby: blotched, mackerel, spotted;
tutti i colori con il bianco: arlecchino, bicolore, van a seconda della prevaenza della parte colorata o di quella bianca;
colourpoint: seal, chocolate, lilac, blu, red, tabby, ecc...,
tipped o chinchilla (cincillà) o silver shaded (ombreggiato)in tutte le varietà di colore dal nero al rosso, al tortie; (con possibilità di occhi verde smeraldo bordati di nero)
golden shell o golden shaded: con un affasciante aspetto dorato
Condizione: 5 punti secondo lo Standard FIFé: deve essere in eccellenti condizioni di salute.
Totale: 100 punti che rappresentano il gatto British perfetto.

Difetti tipici: mantello troppo lungo o troppo morbido, che indica la prevalenza dell'apporto delle caratterictiche del gatto persiano con cui in passato è stato ibridato, mancanza di sottopelo, ossatura delicata, macchie bianca in mantelli unicolori, testa troppo sottile, guance piatte, occhi con taglio orientale (a mandorla), obesità.

I British Shorthair sono una razza dal carattere molto particolare tra i gatti. Hanno un carattere stabile che li rende molto adatti come gatti indoor-only, cioè per la vita d'appartamento. Questi gatti sono, infatti, i tipici gatto da interno a pelo corto. Non esigono molte attenzioni, perciò anche se il proprietario dovesse assentarsi per qualche ora questo tipo di gatto non soffrirà di solitudine, poiché ha una tendenza molto spiccata a giocare, anche da solo. I British Shorthair, nonostante la propensione al gioco, non sono iperattivi, sono molto tranquilli e possono anche dormire molte ore al giorno, preferendo stare vicino ai loro proprietari, piuttosto che su di essi. Potrebbero supervisionare le attività di famiglia da un trespolo comodo o forse dal pavimento.

I British Shorthair sono gatti molto adatti per la gente che lavora, in quanto non hanno problemi nell'oziare semplicemente in giro per casa mentre il loro proprietario è fuori. Questi gatti non hanno stimoli distruttivi e generalmente non hanno bisogno di altri animali di compagnia, anche se non hanno problemi nel convivere con un altro British Shorthair o un altro gatto con temperamento simile. Questi gatti amano particolarmente essere coccolati e non sono una razza particolarmente rumorosa, anche se i miagolii non mancano, soprattutto nel momento del cibo o mentre giocano. I British Shorthair hanno la tendenza a seguire le persone da una stanza all'altra, per stare con il loro proprietario e vedere cosa sta succedendo. Ad altri non importa di essere coccolati, e la maggior parte di questi gatti preferisce mantenere le quattro zampe per terra mentre è coccolato piuttosto che venire preso in braccio.

La razza è diventata una delle preferite dagli addestratori di animali a causa della sua natura e intelligenza e negli ultimi anni questi gatti sono apparsi in molti film di Hollywood e spot televisivi.[5] Possono imparare piccoli accorgimenti spontaneamente. Il carattere di questo gatto può venire così descritto:

Il British Shorthair tanto è un gatto solido fisicamente quanto lo è psichicamente. Il British è molto posato, non si lascia andare a crisi nevrasteniche e non alza la voce, non graffia e non morde per rabbia o per paura (al massimo mordicchia per giocare, ma facendo sempre grande attenzione a non superare i limiti consentiti, e quando mette le zampe sulla faccia del padrone tira sempre dentro le unghie).

Il British è un gatto dominante, indipendente e molto fiero, con un gran senso della dignità personale. Adora stare in compagnia e tende a seguire i padroni per tutta la casa come un cagnolino, sistemandosi spesso sui tavoli o sulle sedie o in qualche posizione da cui abbia la panoramica dei movimenti della famiglia umana. Non ama farsi stringere e strapazzare inutilmente e decide lui quando è l'ora delle coccole. Se troppo manipolato recalcitra con le zampine anteriori e si ritira per un po' per conto suo.

Gatto affettuoso, dolce, estremamente legato alla famiglia di cui si sente un componente alla pari.

Il British è più legato ai padroni che alla casa. Si adatta bene ai cambiamenti e ai viaggi. Il cambio di ambiente è anzi un'occasione per esplorare nuovi orizzonti, con la curiosità innata che lo contraddistingue. Il British è anche molto paziente con i bambini e se proprio non ce la fa più, piuttosto che far loro male si nasconde in qualche posto dove può stare in pace per un po'.

Il British ha un istinto da cacciatore che in campagna si rivela con roditori, uccelli e lucertole, e che in appartamento si sfoga sugli insetti di ogni tipo. Alla vista di un moscerino il British si illumina ed inizia ad avvicinarsi circospetto emettendo un caratteristico suono acuto di allarme, fino a piombare sulla preda con non sempre eccellenti risultati. Il British ama anche molto il gioco, in particolare quello che gli ricorda la caccia, ama rincorrere la pallina che gli si tira e può imparare a riportare piccoli oggetti.

I British Shorthair non richiedono molte cure, anche se qualche spazzolatura ogni tanto gli farebbe comodo. I British Shorthair possono essere soggettI all'obesità, soprattutto se sterilizzati o tenuti al chiuso, quindi si deve curare la loro dieta.