Strobilomyces Strobilaceus |
Strobilomyces Strobilaceus |
Boletaceae |
Commestibile |
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Per la sua somiglianzà con lo strobilo ( Infiorescenza delle conifere) delle aghifoglie. Dal greco strobylos + cioè pigna.
Cappello : Diametro da 5 a 15 cm. Da grigio-bruno a grigio-nerastro. Vistose scaglie poligonali gli danno l'aspetto specifico di uno strobilo. Subsferico da giovane poi convesso-appianato. Margine fioccoso e frastagliato dalle scaglie.
Tuboli : Lunghi e biancastri, poi rosati e infine grigi o grigio-scuri. Uniti un pò decorrenti sul gambo.
Pori : Grigiastri, grandi, angolosi. Arrossano a strofinio o a pressione.
Gambo : 6-15 x 1-2 cm. Più chiaro del cappello, coriaceo e fibroso, pieno. Rivestito da una lanuggine persistente fino all'anello.
Anello : Fugace. Spesso rimangono residui al margine del cappello.
Carne : Bianca alla rottura poi rosata quindi grigia infine nerastra Compatta quella del cappello, fibrosa quella del gambo. Odore debole, sapore dolciastro. Piuttosto che marcire, essicca.
Spore : Brune o nerastre in massa, 10-12 x 8,5-10 micron.
Subglobose e reticolate.
Habitat : Individui isolati o a piccoli gruppi in boschi di latifoglia specialmente castagni. Estate. Non raro ma poco comune
Commestibilità : Commestibile.
Mediocre il cappello, coriaceo il gambo. |
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