Saturniidae

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Saturnidi Saturniidae AAAA Famigle
                                                                 
Saturniidae: Saturnidi
Famiglia di Lepidotteri. Comprendono oltre 1800 specie, presenti in tutti i continenti ma diffuse soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali. Alcune Saturnidi sono di piccole e medie dimensioni, ma la maggior parte sono molto grandi. Appartengono a questa famiglia alcuni tra i Lepidotteri più grandi del mondo. Certe femmine di Attacus atlas e Coscinocera hercules raggiungono quasi i 300 mm di apertura alare. Saturnia pyri è la più grande farfalla europea.

Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Ramo: Bilateria
Phylum: Arthropoda
Subphylum: Hexapoda
Classe: Insecta
Sottoclasse: Pterygota
Coorte: Endopterygota
Superordine: Oligoneoptera
Sezione: Panorpoidea
Ordine: Lepidoptera
Sottordine: Glossata
Infraordine: Heteroneura
Superfamiglia: Bombycoidea
Famiglia: Saturniidae Boisduval, 1837

Gli adulti hanno corpo peloso e sono privi di organi timpanici. LÆapparato boccale è rudimentale e mancano di tubo digerente, sopravvivono quindi grazie ai lipidi immagazzinati durante gli stadi larvali. Le antenne dei maschi sono bi- o quadripettinate e portano cellule sensoriali in grado di percepire la presenza dei feromoni emessi dalle femmine anche a chilometri di distanza. Il collegamento tra lÆala anteriore e la posteriore avviene grazie alla forma di questÆultima, senza che vi siano strutture particolari. La famiglia è caratterizzata anche da alcune peculiarità nel sistema delle nervature alari.

I bruchi neonati presentano un cornetto dorsale sullÆottavo segmento addominale o urite. Sono presenti dei tubercoli, detti scolii, spesso ramificati e ricchi di setole e spine, la cui lunghezza in genere diminuisce negli stadi larvali successivi. Nella maggior parte delle sottofamiglie la pupa è priva di bozzolo e la metamorfosi avviene sotto terra in una celletta.

La maggior parte delle Saturnidi ha attività notturna, ma talvolta i maschi volano di giorno e le femmine di notte; in questo caso lÆaccoppiamento può avvenire di giorno. Le specie a volo diurno hanno sviluppato particolari strategie difensive. Nelle ali possono essere presenti macchie che imitano grandi occhi; spesso essi vengono esibiti allÆimprovviso, come nella specie Automeris io, spaventando il predatore che crede di essere fissato e minacciato da un vertebrato. Molte specie presentano setole urticanti.
Spesso le femmine depongono uova non fecondate dalle quali nascono individui di un solo sesso, o solo maschi o solo femmine.

Le Saturnidi sono suddivise in 9 sottofamiglie, delle quali solo due sono presenti in Europa e in Italia.

Oxyteninae: 3 generi, in tutto 36 specie, diffuse in America centrale e meridionale.

Cercophaninae: 4 generi, in tutto 12 specie, diffuse in America centrale e meridionale.

Arsenurinae: Una decina di generi, con 65 specie, diffuse in America centrale e meridionale.

Ceratocampinae; 27 generi con 176 specie, proprie del continente americano. Anisota senatoria può essere dannosa alle querce.

Hemileucinae; 51 generi con più di 700 specie, diffuse nel continente americano. Le larve giovani sono gregarie. Gli scolii sono velenosi e, a differenza di quanto avviene nelle altre sottofamiglie, sono molto sviluppati anche nelle larve mature. La metamorfosi avviene allÆinterno di un bozzolo. Coloradia pandora può essere dannosa ai pini.

Agliinae: Un solo genere con tre o quattro specie, diffuse nelle regioni paleartiche: Europa ed Asia centrosettentrionale fino al Giappone.

Ludiinae: 8 generi. Sono Saturnidi di piccole dimensioni propri dellÆAfrica. Spesso le femmine depongono uova non fecondate da cui si sviluppano solo individui di sesso femminile. Da alcuni autori sono incluse nelle Saturniinae.

Salassinae: 1 solo genere con 12 specie, proprie dellÆAsia tropicale.

Saturniinae: Una sessantina di generi con diverse centinaia di specie (circa 860 insieme alle Ludiinae). Sono diffuse in tutti i continenti e comprendono le specie di dimensioni maggiori. Nei generi Graesllia, Actias e Argema le ali posteriori sono fornite di lunghe code.Gli scolii delle larve sono velenosi. La metamorfosi avviene allÆinterno di un bozzolo, che in alcuni casi (Antheraea) può essere sfruttato commercialmente per la produzione della seta.