Cavallo domestico |
Equus caballus |
Cavalli |
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Equus caballus: Cavallo domestico
Mammifero ungulato di grossa taglia. Appartiene al genere Equus, unico della famiglia Equidae.
Classificazione scientifica
Dominio: Eukaryota
Regno: Animalia
Sottoregno: Eumetazoa
Superphylum: Deuterostomia
Phylum: Chordata
Subphylum: Vertebrata
Infraphylum: Gnathostomata
Superclasse: Tetrapoda
Classe: Mammalia
Sottoclasse: Theria
Infraclasse: Placentalia
Ordine: Perissodactyla
Sottordine: Hyppomorpha
Famiglia: Equidae
Genere: Equus
Specie: Equus caballus Linnaeus, 1758
Di antica domesticazione da una sottospecie estinta delle steppe asiatiche, il Tarpan, viene utilizzato come animale da sella, da tiro, da soma e da carne. È in grado di rinselvatichirsi e di sopravvivere autonomamente allo stato brado.
Frutto di una lunga e ben conosciuta evoluzione, il cavallo presenta una elevata specializzazione morfologica e funzionale all'ambiente degli spazi aperti come le praterie, in particolare ha sviluppato una efficace apparato locomotore e un apparato digerente adatto all'alimentazione con erbe dure integrate con modeste quantità di foglie, ramoscelli, cortecce e radici.
I cavalli si dividono in dolicomorfi, mesomorfi e brachimorfi. Il tipo dolicomorfo comprende le razze leggere da sella (purosangue inglese, arabo, trottatori, ecc.); il tipo mesomorfo comprende le razze da sella (inglese e americana, Quarter Horse, trottatori, ecc.); il tipo brachimorfo comprende le razze pesanti (cavalli da tiro, Avelignese, ecc.).
I presunti progenitori del cavallo sono apparsi sulla Terra circa 55 milioni di anni fa. Gli studi sui fossili dimostrano che il probabile progenitore dell'odierno cavallo era il Hyracotherium, d'altezza non superiore a 30û40 cm al garrese e con arti di almeno 4 dita; il suo habitat naturale era la foresta ed aveva una dentatura tipica degli onnivori. Durante il processo evolutivo, i suoi discendenti si adattarono progressivamente alla condizione di erbivori stretti e alla vita nelle praterie; la statura aumentava, gli arti diventavano più lunghi, diminuiva il numero delle dita e i denti si modificavano progressivamente aumentando in lunghezza e nei caratteri della superficie masticatoria. Il Cavallo moderno e gli altri appartenenti del genere Equus poggiano sul dito medio, unico dito rimasto.
Sopravvissuto in Europa e Asia, la prima evidenza storica dell'addomesticamento del cavallo si ha in Asia Centrale verso il 3000 a.C. Infatti in Asia centrale e meridionale il cavallo fu addomesticato dagli allevatori di stirpe mongola, che in seguito daranno vita all'Impero mongolo proprio grazie alla forza e all'astuzia dell'esercito di guerrieri a cavallo.
Secondo altri studiosi, l'addomesticamento risale a 6000 anni fa nella Età del rame presso la cultura di Srednij Stog fiorente in Ucraina.
Tra le razze di tutto il mondo la più conosciuta e la più prestigiosa è quella del cavallo arabo. Da oltre duemila anni gli arabi, sia per credenze religiose che per necessità pratiche di sopravvivenza, selezionano quasi con fanatismo questa razza.
Questo animale si è distinto per essere un ottimo miglioratore di tutte le altre razze contribuendo alla formazione di nuove linee, Infatti è il progenitore del Purosangue inglese e l'Andaluso.
Il cavallo maschio adulto ha 40 denti mentre la femmina 36 (perché mancante degli scaglioni) così distribuiti: 12 molari, 12 premolari, 4 scaglioni, 12 incisivi che a loro volta si distinguono in: 2 picozzi, 2 mediani e 2 cantoni (o laterali). Gli spazi tra gli incisivi e i premolari sono detti barre. Dopo la nascita si ha l'eruzione dei denti da latte che verranno via via sostituiti dai permanenti, ed al quinto anno di età si dice che il cavallo ha la "bocca fatta". Con la masticazione si ha un continuo consumo della tavola dentaria, che però viene compensato da una costante crescita del dente. Quindi è possibile stabilire con discreta esattezza l'età del cavallo in base alla forma della tavola dentaria degli incisivi inferiori anche se oggi esistono registri e schede anagrafiche che possono prevenire frodi sull' età una volta frequenti ottenute modificando artificialmente l' aspetto dei denti, la dieta dell'animale può variarne il consumo. Una specie in particolare di cavalli possiede una particolare dentatura, gli stossicmorfi . |
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