Giganotosauro |
Giganotosaurus carolinii |
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Giganotosauro: Giganotosaurus carolinii
Dinosauro carnivoro del tardo Cretaceo, vissuto circa 104 milioni di anni fa in Argentina, nel Sudamerica.
Il più grande esemplare ritrovato raggiungeva i 14,3 metri di lunghezza, i 5,8 metri di altezza e il peso stimato era di 8 tonnellate, grande più del Tyrannosaurus rex, di circa 13 metri di lunghezza e di 7 tonnellate. Il solo cranio misurava circa 1,95 metri di lunghezza (contro il cranio di T-rex che misurava 1,55 m). Sulla base di altri reperti la sua massa potrebbe aver superato le 10 tonnellate di peso. Rispetto al T. rex, G. carolinii è relativamente più snello, ed ha una scatola cranica molto più piccola. Mentre il cervello del Giganotosaurus aveva appena le dimensioni di una banana, una regione olfattiva ben sviluppata indica che potesse avere un buon senso dell'olfatto.
Nelle vicinanze del sito di ritrovamento originale sono stati scoperti fossili di Argentinosauri, suggerendo l'ipotesi che il carnivoro avesse predato questi giganteschi erbivori, probabilmente cacciandolo in branchi.
È stato recuperato circa il 70% dello scheletro dell'olotipo (MUCPv-Ch1), incluso il cranio, le ossa del bacino, quelle femorali, e la maggior parte della colonna vertebrale.
G. carolinii deve il suo nome a Ruben Carolini, un cacciatore di fossili dilettante che ne scoprì le ossa nei depositi della Rio Limay Formation in Patagonia, nel 1993. Il nome del genere "Giganotosaurus" deriva dal greco gigas ("gigante"), notos ("vento del sud") e sauros ("lucertola"). Entrambi i nomi furono pubblicati da Rodolfo Coria e Leonardo Salgado nella rivista Nature nel 1995. I fossili originali si trovano al Carmen Funes Museum di Neuquen, Argentina, benché riproduzioni siano comuni |
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