Alano merle |
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Alano Merle:
Lo standard dell'alano tedesco riconosce 5 colori: fulvo, tigrato, arlecchino, nero e blu, oltre al mantel tiger e al platten che sono giudicati coi neri e usati in allevamento per accoppiamenti con gli arlecchini e coi neri da arlecchino.
Non sono, dunque, riconosciuti altre varietà, ma lo standard prende in considerazione altri colori nel paragrafo dei Difetti eliminatori. Si tratta dei porcellanati, ossia degli arlecchini con macchie di colore diverso dal nero, o degli isabella, che rappresenta la diluizione del fulvo, i fulvi, tigrati e blu con grandi macchie bianche ai piedi e al petto e via dicendo, vale a dire mantelli che sono il frutto di accoppiamenti non riconosciuti. Per evitare la nascita di cuccioli di questi così detti ¶falsi colori÷, gli accoppiamenti sono stati regolati, sin dal 1974, come segue: fulvi e tigrati; arlecchini e neri da arlecchino; blu e neri da blu.
Un altro mantello considerato difetto eliminatorio la cui nascita non può essere evitata tramite la selezione è il Merle o Grigio arlecchinato, ma che sarebbe meglio definire Arlecchino a fondo grigio.
Geneticamente, infatti, gli Alani Merle non differiscono dagli arlecchini a fondo bianco, o per lo meno non è stato ancora individuato il gene che li differenzia.
Per quanto è dato sapere, il mantello arlecchino a fondo grigio è provocato dalla stessa coppia di geni che produce l'arlecchino a fondo bianco (la coppia di geni detti Mm). In tutte le altre razze dove è presente il gene M (responsabile del colore merle e dominante sull'allele m responsabile del mantello non merle), il fondo del mantello è grigio (o fulvo o marrone) e le macchie nere (o fulvo scuro o marrone scuro).
Solo nell'alano esiste il merle con fondo bianco, quello dell'arlecchino, e, ripeto, fino ad ora nessuno è stato in grado di spiegare perché solo nell'alano, il merle può avere fondo bianco, nessuno è ancora stato in grado di spiegare che differenza ci sia nel genotipo del soggetto con fondo bianco da quello con fondo grigio.
Ciò che sappiamo è che allevando arlecchini, e neri ovviamente, nascono anche gli arlecchini a fondo grigio (merle) e che dai merle possono nascere arlecchini a fondo bianco. Appare evidente che considerare il colore merle un Difetto eliminatorio sia una assurdità genetica, un controsenso in allevamento.
La pressione della selezione serve ad eliminare difetti, ma nessun tipo di selezione potrà eliminare il merle, a meno di non voler eliminare anche il colore arlecchino. Senza contare che non vi sono ragioni per voler eliminare un colore bello da vedere e non legato a problemi diversi, tanto meno di salute.
Fino a qualche anno fa i cuccioli di questo colore, nati in cucciolate del tutto regolari, non potevano essere iscritti al Libro genealogico, ossia non potevano avere il pedigree. Attualmente possono essere iscritti, ma il pedigree porta la stampigliatura "non ammesso alla riproduzione", ossia i loro figli non possono essere iscritti. al Libro Origini. In ogni caso gli arlecchini a fondo grigio non possono essere giudicati in esposizione, perché, come già detto, il colore del loro mantello è considerato "difetto da squalifica". Ciò dipende dallo standard della razza, redatto dalla Germania, patria dãorigine della razza, dai regolamenti dell'Ente Nazionale della Cinofilia Italiana e della Federazione Cinologica Internazionale.
Da alcuni anni, però, sono in molti a ritenere una assurdità considerare il grigio arlecchinato un mantello sbagliato. A livello europeo, sono molte le Nazioni che premono affinché la Germania modifichi lo standard della razza, ammettendo il Merle come il sesto colore riconosciuto per l'Alano. Nella mia veste di presidente della Società Italiana Alani, insieme ai club di razza di molti Paesi Europei, membri dell'EuDDC (club europeo degli alani che racchiude la quasi totalità dei Paesi europei), ho in ogni occasione possibile insistito per ottenere questa modifica, per anni senza risultati, ma finalmente anche in Germania qualcosa si va muovendo e, ultimamente è stato proposta la modifica dello standard, così che il colore merle non sia più difetto eliminatorio, ma semplice difetto. Se questa modifica diventerà ufficiale, agli alani di questo colore non sarà più preclusa né la possibilità di essere messi in riproduzione,né di essere esposti sui ring. Nel 2009 la Società Italiana Alani ha ottenuto di poter organizzare, nell'ambito dei propri Raduni da Razza, un ring sperimentale riservato ai merle, dove le loro caratteristiche morfologiche possono essere prese in esame come per gli alani di altri colori. Un ring non competitivo, esclusivamente di valore cinotecnico, dove i merle esposti non hanno certo sfigurato.
La modifica dello standard potrebbe essere il primo passo verso il definitivo riconoscimento di questo mantello, parificato agli altri. Finalmente non si correrà più il rischio che si creino situazioni sinceramente contrarie alla vera cinofilia, soprattutto negli anni passati, infatti, non era raro ( e purtroppo succede ancora) che i cuccioli merle venissero soppressi alla nascita, la mancanza del pedigree li rendeva difficili da vendere e comunque dovevano essere praticamente regalati anche se, ovviamente, il loro allevamento e mantenimento comporta le stesse notevoli spese dei fratelli di giusto colore. Ormai da anni, fortunatamente, sono molti gli allevatori, certamente più zoofili, che si rifiutano di sopprimere dei cuccioli belli e sani solo perché hanno poco valore venale. Tutto sommato vi è una certa richiesta di questi cuccioli da parte di appassionati che non si fermano alla semplice apparenza del colore, ma ricercano soprattutto un compagno sano e di eccellente temperamento. Importante sottolineare che a questo colore del mantello non è legata nessuna patologia, né problemi di qualsiasi natura, l'alano merle è dunque assolutamente uguale agli altri differenziandosi solo per il colore del mantello. |
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