Lupo etiope |
Canis lupus simensis |
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Canis simensis: Lupo etiope o caberù
Piccolo lupo rossastro simile alla volpe, uno tra i più rari e minacciati di tutti i canidi. Noto anche come lupo abissino, sciacallo rosso, volpe o sciacallo del Simien;
I nomi numerosi riflettono le antiche incertezze riguardo alla sua posizione tassonomica, sebbene si ritenga attualmente che sia imparentato con i lupi del genere Canis piuttosto che con le volpi a cui somiglia nell'aspetto. Le recenti analisi molecolari sembrano perfino indicare che il lupo etiope sia un discendente del lupo grigio. Ciò significa che il lupo etiope sia l'unico lupo vero e proprio dell'Africa sub-sahariana.
Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Mammalia
Ordine: Carnivora
Famiglia: Canidae
Genere: Canis
Specie: Canis simensis Ruppell, 1840
Vive nelle regioni afroalpine dell'Etiopia, ad un'altezza di circa 3000 metri sul livello del mare. Ne rimangono solamente sette popolazioni, per un totale approssimativo di 550 adulti. La popolazione più numerosa si trova sulle montagne di Bale, in Etiopia meridionale, sebbene vi siano inoltre popolazioni più piccole sui monti Simien, nel nord del Paese, ed in poche altre aree.
Si nutrono di roditori afro-alpini, soprattutto di ratti talpa africani e di ratti dell'erba abissini; uno studio ha riscontrato che il 96% delle loro prede siano roditori. Possono inoltre catturare anche piccole antilopi, come le redunche ed i piccoli di antilopi più grandi, come il nyala di montagna, così come lepri ed iraci. I lupi etiopi sono diurni.
Quando si nutrono di roditori, i lupi etiopi tendono a cacciare da soli, ma sono canidi territoriali e sociali che formano branchi e difendono i loro territori. Il branco, che può comprendere fino ad una dozzina di esemplari con un rapporto tra i sessi di alcuni maschi per femmina, pattuglia e difende il territorio. |
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