Tritone crestato italiano |
Caudata |
Salamandridae |
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Triturus carnifex: Tritone crestato
Anfibio urodelo della famiglia Salamandridae. Molto simile a Triturus cristatus. Si trova in Italia, Svizzera, Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Serbia, Montenegro, Albania e Grecia. Popolazioni isolate sono state segnalate in Austria, Bavaria (Germania), Ungheria e nella Repubblica Ceca.
Classificazione scientifica:
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Amphibia
Sottoclasse: Lissamphibia
Ordine: Urodela
Famiglia: Salamandridae
Genere: Triturus
Specie: Triturus carnifex Laurenti, 1768
È la più grossa fra le specie di tritoni presenti in Italia. La femmina può infatti raggiungere i 20 cm di lunghezza totale, mentre il maschio non supera di regola i 15 cm; la maggior parte degli esemplari è compresa comunque fra i 10 e i 15 cm. In ambedue i sessi il colore delle parti dorsali va dal grigio-nerastro al bruno-olivaceo al bruno-nerastro, con varie macchie più scure del fondo irregolarmente disposte; la gola è nerastra o bruno-nerastra punteggiata di biancastro, mentre la regione ventrale va dal giallo all'arancio-rossiccio, con numerose macchie bruno-nerastre o nerastre, individualmente assai variabili per forma, estensione e disposizione. Il maschio, soprattutto durante la fase riproduttiva, possiede un'evidente cresta dorsale dentellata e, ai lati della coda, una banda biancastra, spesso soffusa di azzurro e con riflessi madreperlacei; la cresta manca invece di regola nella femmina, che, come i subadulti, è caratterizzata da una linea vertebrale dorsale e sopracaudale, di colore variabile dal giallo-verdastro chiaro al giallo al giallo-aranciato. Le larve, che hanno le parti superiori da giallastro a bruno con marmorizzazioni e macchie più scure, sono caratterizzate dalla coda terminante con un lungo filamento e dalle dita oltremodo allungate e sottili; alla metamorfosi le larve raggiungono di norma i 5-8 cm di lunghezza totale, ma eccezionalmente possono superare anche i 10 cm.
L'accoppiamento avviene in acqua e, come nel tritone alpestre, è preceduto da un complesso corteggiamento. All'epoca riproduttiva, che ha di regola luogo fra la fine dell'inverno e l'inizio dell'estate a seconda dell'altitudine, frequenta laghetti, stagni, pozze, abbeveratoi, fontanili, canali, torrenti a lento corso, fossi, raccolte d'acqua temporanee, ecc., tanto in ambiente boschivo quanto aperto, dove può trattenersi per lungo tempo anche dopo la stagione degli amori; la femmina depone di solito da 200 a 300 uova. In acqua gli adulti si nutrono di invertebrati acquatici di piccola e medio-piccola taglia, talora anche di avannotti e di uova, larve e metamorfosati di Anfibi, compresi esemplari più piccoli della sua stessa specie.
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