« « « indietro Barbus tyberinus: Barbo tiberino o Barbo etrusco | ||
Pesce d'acqua dolce nella famiglia dei Ciprinidi nel genere Barbus. Il barbo del tevere ha un corpo lungo ed affusolato con un particolare apparato boccale infero e 4 barbigli, 2 al lato del labbro superiore e 2 agli angoli della bocca. Il dorso ha una colorazione bruna, i fianchi sono giallognoli o argentati. Tutta la livrea è spalmata da una fine punteggiatura scura che gli permette di mimetizzarsi con il fondo ghiaioso in modo ottimale. Generalmente raggiunge i 30 cm di lunghezza, in casi eccezionali, raggiunge e supera anche i 50 cm. Il barbo tiberino è una specie endemica dell’Italia Centro-Meridionale. Vive nei torrenti, ruscelli e fiumi, caratterizzati da corrente vivace con fondali sabbiosi e ghiaiosi. Raramente si trova nei laghi. È una specie che vive a stretto contatto con il fondo (bentonica) e si nutre di larve e piccoli crostacei e, all'occasione, anche di piccoli pesci. |
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D'inverno si rifugia nelle profonde buche del letto dei fiumi.
La riproduzione avviene in primavera (maggio e giugno), in zone con acque ben ossigenate. Le femmine, generalmente di notte, depongono uova che aderiscono sulle pietre del fondale. La popolazione del barbo tiberino sono in forte calo per la competizione e per l'ibridazione con il Barbo padano: Barbus plebejus e il Barbo europeo: Barbus Barbus. Il barbo, in generale, é un pesce molto amato dai pescasportivi per la forte resistenza che sviluppa quando viene catturato. Ottimo in cucina, ma ha troppe lische e le uova sono tossiche. |
Bonaparte
1839
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