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Rosa canina o selvatica o di macchia - Rosa canina

La rosa canina, antenata delle rose coltivate, è un'arbusto spinoso perenne che raggiunge fino a 3 mt. di altezza, con fusti legnosi glabri, spesso arcuati e pendenti, e radici profonde. Pianta diffusa in vaste zone temperate del Vecchio mondo. In Italia è piuttosto comune. Cresce dalla riva del mare alla montagna, fino a 1300 mt. s.l.m., nelle radure, nei terreni incolti e nelle pietraie. Fiorisce da maggio a luglio. Le foglie, caduche, sono composte da 5-7 foglioline ovali o ellittiche, con margine denticolato e stipole lanceolate. I fiori, colorati di rosa con svariate sfumature, hanno cinque petali e numerosi stami.
Linneo:
Fu il primo a descrivere e a classificare questa specie.

 

Forma biologica:
nano-fanerofita (NP)

 

 

Classificazione Scientifica
Specie: Rosa canina
I frutti sono acheni pelosi con pericarpo duro, racchiusi in un falso frutto (cinorrodonte) ovoidale e colorato di rosso vivo da maturi.
In erboristeria viene utilizzata per le sue proprietà diuretiche, e per l'alto contenuto di vitamina C, superiore agli agrumi, come antiossidante naturale, come vitaminizzante e antiinfiammatoria.
Viene consigliata con l'uso di decotti, tisane o infusi contro lievi infezioni urinarie, vitaminizzanti e stimolanti delle funzioni renali, nei casi di debilitazione e disturbi intestinali, viene anche indicata per raffreddori, influenze e mal d’orecchie, come antiallergico e antinfiammatorio.
Stimola, inoltre, la diuresi ed è un ottimo astringente.
Ha proprietà diuretiche, vitaminizzanti, antinfiammatorie, astringenti, antiscorbutiche, antidiarroiche, vasopropettrice.
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