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La pianta del pepe è una liana legnosa perenne che raggiunge fino a 4 mt. di altezza, coltivata per produrre pepe nero, pepe bianco e verde. Originaria dell'India del sud viene coltivata in modo estensivo nei paesi tropicali. Il pepe è una delle spezie più comuni nella cucina europea, conosciuta ed apprezzata sin dall'antichità sia per il loro sapore che per il loro impiego nella medicina ayurveda. Il suo gusto piccante è dato dalla piperina, sostanza che si trova sia nella polpa che nel seme. Le foglie alterne, dure, ovali, sono lunghe 5-10 cm., larghe 3-6 cm. Le infiorescenze portano fiori sessili unisessuali o, anche, ermafroditi.
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I piccoli fiori sbocciano su un gambo pendulo, di circa 8 cm., legato all'attaccatura delle foglie.
Il frutto è una
drupa,
contenente un solo seme verde (rosso da maturo), di circa 5 mm di diametro.
Il pepe perde subito l'aroma, perciò conviene macinarlo al momento. Questa spezia potrebbe essere preziosa per combattere la depressione, sembra infatti che la piperina stimoli la produzione di endorfine nel cervello e agisca come un antidepressivo naturale. Il Libro siriano di medicina del V secolo prescrive pepe per le seguenti malattie: costipazione, diarrea, mal d'orecchio, cancrena, malattie di cuore, ernia, indigestione, punture d'insetto, insonnia, problemi epatici, ascessi orali, ma non ci sono riscontri medici che tali trattamenti potessero apportare alcun beneficio. Ha proprietà antisettiche, espettoranti, antinfiammatorie, diuretiche, di blando afrodisiaco e ad azione eudermica. Attenzione !!! Assumere pepe nero in grande quantità può comportare disturbi gastrointestinali. Queste informazioni hanno solo fine illustrativo. Usare sempre dopo il parere medico o di esperti. |