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Barbabietola rossa - Beta vulgaris

Barbabietola rossa: Pianta erbacea biennale (annuale in coltura) originaria del bacino del Mediterraneo, dalla radice di colore rosso, carnosa, globosa, rotonda, appiattita o cilindrica che prosegue con una radichetta sottile. I fusto può raggiungere 2 mt di altezza; Ha foglie a forma di cuore di colore verde, a volte sfumato di rosso, provviste di un lungo picciolo, lunghe da 5 a 20 cm (più grandi nelle piante coltivate). Ha fiori molto piccoli, di colore verde o rossastro, con cinque petali, raccolti in spighe ravvicinate ed hanno un'impollinazione anemofila. Vive nelle regioni a clima temperato umido e presenta una buona resistenza al freddo.
Linneo:
Fu il primo a descrivere e a classificare questa specie.

 

Forma biologica:
Emicriptofita scap (H-scap)  

 

 

Si pensa che la specie selvatica sia estinta, ma esistono numerose varietà coltivate per le foglie, le coste e per le radici di grandezza variabile e di colore che va dal biancastro al giallastro rosso, secondo le molte varietà.
Le parti commestibili della barbabietola sono le foglie (bieta o bietola) e le radici.
È ricca di zuccheri, sali minerali, vitamine e molte altre sostanze salutari: assorbe le tossine dalle cellule e ne facilita l'eliminazione, favorisce la digestione, stimola la produzione di bile e rafforza la mucosa gastrica, cura le anemie e le infezioni del sistema cerebrale, stimola il sistema linfatico e la produzione dei globuli rossi, scioglie i depositi di calcio nei vasi sanguigni e ne impedisce l'indurimento.
La barbabietola ha proprietà dietetiche, depurative, antisettiche, ricostituenti, mineralizzanti.
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