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Uccello bucerotiforme della famiglia degli Upupidi. Prende il nome dal suo verso (un cupo hup-hup-hup trisillabico) che, specialmente i maschi, emettono durante il periodo riproduttivo. L'upupa, uccello nazionale dello Stato d'Israele dal maggio 2008, si presenta con il corpo di colore bruno-arancio con ali e coda a bande bianche e nere, becco lungo (da due a tre volte il cranio, a seconda della sottospecie) lievemente ricurvo e una cresta (ciuffo erettile di penne) sulla testa. È lunga da 25 a 32 cm, con apertura alare da 44 a 50 cm e pesa da 45 a 90 g. Ha ali tozze e di forma arrotondata, coda lunga e stretta; Zampe piuttosto tozze e forti, di colore grigiastro chiaro, munite di quattro dita con unghie leggermente ricurve. Gli occhi sono piuttosto piccoli, di colore bruno scuro o nero, con pupilla rotonda. Le sottospecie diffuse nelle aree tropicali dell'areale tendono ad avere dimensioni medie minori rispetto a quelle diffuse in zone temperate e fredde, oltre che aspetto più slanciato. A parità d'età, le femmine sono leggermente più piccole rispetto ai maschi ed hanno il piumaggio simile ai maschi, ma con la mascherina di colore più scuro attorno a occhi e becco non molto accennata. L'upupa ha abitudini molto schive ed è raro poterla vedere; | |||||||||
Predilige gli spazi aperti nei climi miti e spesso è osservata fare bagni di sabbia o di polvere, arruffando le penne ed aiutandosi col becco per
liberarsi dai parassiti che possono infestare le penne. In caso di passaggio di un predatore, l'upupa cerca di mimetizzarsi appiattendosi al suolo con ali e coda aperte e alzando la testa verso l'alto; Questa stessa postura è stata osservata per esporre il corpo ai raggi solari per veri e propri bagni di sole. Questo uccello ha un volo caratteristico, e, grazie alle tozze ali che batte a intervalli regolari, procede su percorsi sinusoidali, simile alle grandi farfalle, inoltre riesce a compiere scarti improvvisi, liberandosi da eventuali inseguitori. L'upupa è un uccello diurno. Si nutre sul terreno, raramente si nutre in volo, quasi esclusivamente di insetti come grilli, coleotteri, larve, bruchi, formiche, cavallette, crisalidi, lombrichi, molluschi, ragni, piccole lucertole, piccoli anfibi e raramente di vegetali, che cerca nel terreno, inserendo fino alle narici il lungo becco dal tatto ben sviluppato. |
Linnaeus
1758
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L'upupa è un uccello monogamo solo per il periodo riproduttivo. Durante il corteggiamento, il maschio cerca di conquistare la femmina ripetendo
continuamente il proprio verso, con la cresta ben eretta, le penne della gola arruffate e con doni di cibo, fino a quando la femmina risponde ai richiami
L'accoppiamento dell'upupa avviene sul terreno. Il nido è una semplice cavità negli alberi o nelle rocce, ma anche tane e nidi abbandonati, cassette-nido artificiali, poste ad altezze non inferiori a 5 mt. con foro d'entrata ampio e spazio interno sufficiente per la cova le uova. Nel nido vengono deposte da 4 a 12 uova di colore bianco-verdastro che, la femmina, cova per circa 18 giorni, mentre il maschio provvede al nutrimento. Solo durante il periodo riproduttivo, la ghiandola dell' uropigio della femmina aumenta rapidamente le proprie dimensioni e comincia a secernere un liquido nerastro dall'odore nauseabondo che sparge sulle piume, probabilmente, per tenere alla larga eventuali intrusi. L'upupa, in inverno, migra verso sud e ritorna in primavera. A volte, qualche esemplare si ferma anche durante gli inverni non troppo freddi. L'upupa è diffusa in Europa, Africa, Giappone e nel Sud-est asiatico. In Italia si trova ovunque, tranne l'Arco Alpino e l'Appennino. Upupa epops è valutato come a rischio nella Lista Rossa IUCN delle specie minacciate, Versione 2018-1 |
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