Alligatore del mississippi |
Alligator mississippiensis |
Coccodrilli |
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Alligator mississippiensis: Alligatore del Mississippi
Rettile acquatico che vive nei fiumi dell'America settentrionale, simile al coccodrillo. uno dei più grandi esponenti della famiglia degli alligatoridi.
Classificazione scientifica
Regno: Animalia
Phylum: Chordata
Classe: Reptilia
Ordine: Crocodylia
Famiglia: Alligatoridae
Genere: Alligator
Specie: Alligator mississippiensis Daudin, 1801
Sinonimi:
Crocodilus mississipiensis Daudin, 1801
Riesce a vivere anche in un'aree a clima sostanzialmente temperato. I maschi hanno una taglia massima compresa tra i 4 metri e i 4,5 metri, e tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX sono stati catturati esemplari di oltre 5 metri. Esistono racconti, non confermati, di esemplari di circa 6 metri. Le femmine raggiungono quasi i 3 metri.
Si trova in Alabama, Arkansas, Nord Carolina Sud Carolina, Florida, Georgia, Louisiana, Mississippi, Oklahoma, Texas
Vive prevalentemente in stagni di acqua dolce e paludi, ma anche in fiumi, laghi e corsi d'acqua più piccoli. Possono tollerare per un breve periodo un ragionevole grado di salinità, e sono stati trovati nelle acque salmastre delle paludi di mangrovie. Al contrario dei coccodrilli, non hanno ghiandole escretori del sale.
Muso caratteristico e allargato. La larghezza varia a seconda delle popolazioni. Gli animali in cattività hanno una mascella significativamente più grossa degli animali selvatici, probabilmente a causa di differenze nella dieta. Quando la bocca è chiusa, i bordi della mascella superiore coprono i denti inferiori, che trovano alloggio in apposite cavità. Presentano un arco nasale ossificato, simile a quello riscontrabile nel caimano dagli occhiali. I piccoli sono sostanzialmente uguali agli adulti, fatto salvo per la colorazione. Infatti hanno vivaci bande gialle su fondo nero. Le popolazioni più occidentali hanno colorazioni più tenui. Negli adulti, le strisce gialle diventano progressivamente verde oliva o marrone. Gli esemplari selvatici tendono ad assumere due conformazioni corporee: Alcuni diventano lunghi e magri, altri più corti e tozzi.
Formula dentaria: Totale denti: dai 74 agli 80. Pre mascellari: 5; Mascellari: 13 - 15; Mandibolari: 19-20. I denti ricrescono.
I giovani si nutrono prevalentemente di insetti, piccoli pesci e rane. Gli adulti predano praticamente qualunque animale si avvicini al loro territorio di caccia, compresi altri piccoli alligatori, oltre a catturare pesci ed anfibi. Dal momento che entrano spesso in contatto con aree antropizzate, può capitare che catturino animali domestici come cani o gatti. Ci sono stati anche casi di attacchi a bambini e adulti, specialmente se provocati. In molte zone vengono nutriti da umani, comportamento che li incoraggia a prendere confidenza, diventando potenzialmente pericolosi. Come tutti i loricati sono opportunisti e non disdegnano di nutrirsi di carogne se sono affamati. L'attività di nutrizione è controllata dalla temperatura dell'acqua e viene sospesa se la temperatura scende sotto i 20-23°
Costruiscono tane che vengono usate per ripararsi e ibernarsi quando cala la temperatura. Usando le zampe e la coda scavano buche, che fungono anche da trappole per l'umidità e rifugio nella stagione secca. Quando si seccano, gli alligatori migrano per trovare altre aree umide. Dal momento che non sono infastiditi dal cloro, anche le piscine nei centri abitati vanno bene. Le femmine raggiungono la maturità sessuale a 1,8 metri. Il rituale di corteggiamento inizia in primavera, quando sale la temperatura. Consiste in stimoli uditivi, visivi e tattili, come suoni a bassa frequenza o ripetuti colpi dati con la testa alla superficie dell'acqua. Anche le posture del corpo comunicano informazioni. L'intero rituale può durare diverse ore. All'inizio dell'estate viene costruito il nido, con materiale vegetale e fango. Il nido può essere alto fino a un metro, con un diametro di due. La femmina depone dalle 20 alle 50 uova in una depressione conica, scavata con le zampe. Durante l'incubazione, la femmina rimane nei pressi del nido. Quando si schiudono le uova, prende in bocca 8-10 piccoli alla volta, formando una tasca con la lingua, e li trasporta in acqua. I piccoli rimangono con la madre per circa un anno, ma talvolta anche due o tre.
Durante l'inverno gli alligatori si ibernano. Possono anche sopravvivere al congelamento dell'acqua, facendo emergere le narici al disopra dello strato di ghiaccio e continuando così a respirare. |
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