Passeriformes: Passeriformi
(Linnaeus, 1758)
Comprendono circa 5.300 specie e costituiscono il più grande ordine della classe degli uccelli.
Sono uccelli Neognati carenati di piccole e medie dimensioni. La
lunghezza del corpo totale varia dai 7,5 cm fino ai 120 cm ed il peso da
circa 5 g. a 1300 g. Il becco, legato ai vari regimi alimentari ed ai particolari adattamenti evolutivi,
si presenta con varie forme. Sono muniti di 4 dita, per lo più
libere fino alla base, sempre inserite allo stesso livello
all'estremità del segmento tarso-metatarso. Il dito pollice, di
solito il più grosso, è fornito di un'unghia più lunga ed è rivolto
all'indietro per avere migliore presa e stabilità sui rami. Non esistono Passeriformi con zampe palmate: anche
le pochissime specie che si cibano in acqua, come il Merlo acquaiolo, hanno zampe normali.
In genere sono ottimi volatori e presentano ali con 9 o 10 remiganti primarie ben sviluppate ed una sola serie di grandi copritrici.
La coda è munita, di solito, di 12 timoniere. Hanno il palato osseo di tipo egitognato,
ossia con i palatini a contatto tra di essi, ed il vomere, separato dagli pterigoidei,
è conformato da una estremità larga e tronca. Lo sterno, provvisto generalmente di due intaccature posteriori, ha una carena sempre ben sviluppata.
Escluso gli Eurilemidi, hanno 14 vertebre cervicali. La siringe,
organo del canto, è in posizione tracheo-bronchiale. I Passeriformi sono
arboricoli e terricoli, anche se alcuni trovano cibo nell'acqua o presso le rive. Tutti hanno prole inetta, nidofila, ed i piccoli nascono con gli occhi chiusi.
Presentano una vistosa colorazione nella cavità orale dei
nidiacei che facilita ai genitori l'imbeccata del cibo anche dentro nidi ben nascosti e poco illuminati.
Gli spermatozoi hanno conformazione particolare, differente da
quella di tutti gli altri uccelli. I passeriformi sono uccelli migratori: solo
le specie nella famiglia dei menuri e dei calleidi sono uccelli stanziali,
perchè la loro capacità di volo è poco sviluppata. | |
Origine ed ambiente
Gli ambienti popolati da questi piccoli uccelli sono tra i più vari, tranne
quello acquatico (ad eccezione del Merlo acquaiolo). In Italia, in generale, boschi e zone
con ricca vegetazione sono gli habitat preferenziali per la grande maggioranza
dei passeriformi. Non mancano specie che vivono solo nel terreno erbaceo o con scarsa vegetazione ed altre tipiche di alta montagna.
In media i Passeriformi depongono 5 - 6 uova che covano per circa due
settimane, e poco di più è il tempo di permanenza dei piccoli nel nido.
La suddivisione sistematica dei passeriformi, per certi aspetti, è ancora
incerta e discussa, perciò non è ancora definitiva. Diversi zoologi dichiarano un numero oscillante di famiglie
che presentano poche caratteristiche distinguibili l'una dall'altra. Con i vecchi criteri,
la suddivisione era basata sulla forma del becco (conirostri, dentirostri, tenuirostri),
ma erano privi di fondamento filogenetico e quindi artificiosi, dovuti a forme di adattamento indotte da particolari modi di vita e di alimentazione.
Oggi si basa su criteri comparativi del sistema tendineo delle zampe, sul numero e sul tipo d'inserzione dei muscoli della siringe,
sulla disposizione del rivestimento corneo del tarso e sul numero delle
remiganti primarie. |